Maltempo, a Imola guai per la piscina, progetto per rafforzare i muri dell’autodromo, nodo delle fogne in via Graziadei
La situazione a Imola sta rientrando alla normalità dopo la piena della notte scorsa. «Non si sono registrate rotture degli argini, ma la forte pioggia caduta in Toscana e nella nostra valle, che si è riversata nel Santerno ha portato una piena superiore a quella di maggio e a quella del 2014 – racconta il sindaco di Imola Marco Panieri -. Anche con una velocità maggiore, trascinando, a valle alberi e detriti. Precauzionalmente, il tratto urbano del Santerno era stato ripulito nei mesi e nelle settimane scorsi e questo ha consentito di ridurre la tracimazione delle acque».
Imola, però, deve fare i conti con alcune criticità. Prima fra tutti l’allagamento del paddock 2 (il paddock 1 e la pista non sono stati toccati) e dell’area annessa al Centro medico, invasa da almeno un metro di acqua. Tra l’altro l’acqua si è concentrata dove c’è una cabina che fornisce energia elettrica alla zona di via Santerno e zona Rivazza, per cui circa 120 famiglie sono rimaste senza la corrente fino alle 14. «Si sono rotti in alcuni punti i pannelli di recinzione» spiegano dal Comune. Il paddock 2 si è di fatto trasformato in una cassa di espansione che ha evitato guai maggiori a via Graziadei e su via Tiro a Segno, ma non è un buon viatico per il futuro qualora vi fossero degli eventi in corso nell’autodromo (vedi quanto accaduto con la F1). Non a caso questa mattina Panieri ha incontrato il vice ministro a Infrastrutture e Trasporti, il bolognese Galeazzo Bignami, che si è presentato in autodromo, al quale ha illustrato che è stato inoltrato al commissario Figliuolo un progetto di rafforzamento del muro esterno del paddock e ha accennato anche all’ipotesi di un progetto di potenziamento delle casse di espansione per il quale è avviato un confronto con la Regione.
Una seconda criticità riguarda via Graziadei dove il ritorno delle fognature troppo piene, attraverso i tombini e le valvole, ha allagato le cantine di numerose abitazioni. A fine maggio «sono stati avviati incontri fra Comune ed Hera per mettere a punto un progetto per migliorare la situazione – annotano dal Comune – potenziando e incrementando il numero di valvole di ritegno a clapet, più efficaci per bloccare il ritorno dell’acqua». Ora la messa a punto del progetto verrà accelerata. L’intenzione è organizzare un incontro pubblico con i cittadini della zona, dopo aver completato la mappatura del sistema fognario in collaborazione con Hera.
Infine, c’è la nota dolente della piscina comunale. Anche se in misura molto minore rispetto al maggio scorso, a causa della forte pressione dell’acqua le valvole di non ritorno hanno riempito in parte la zona sottovasca. Ieri la vasca piccola e relativi corsi sono stati fermati in via precauzionale, oggi dovrebbero ritornare alla consueta attività.
r.cr.
Buonasera,non sono assolutamente d’accordo,con quello che è stato scritto:
1 l’Autodromo NON È ASSOLUTAMENTE la prima criticità,non c’è nessuna abitazione, per fortuna che si è trasformato in una cassa di espansione, cos’è meglio che si allaghino delle abitazioni che dei motorom?Belle le foto di Panieri mentre era a fare un sopralluogo, è andato anche in Campanella o Via Graziadei,dove lì ci sono i cittadini con l’acqua in casa?
2 NON È VERO ASSOLUTAMENTE che gli argini sono stati puliti mesi fa’,abito lungofiume,a fine giugno hanno accatastato alcuni alberi,dal 23/10 hanno tagliato altri alberi,sul letto del fiume.
Venerdì 3/11 quando è arrivata la piena nell’argine c’era ancora la legna accatastata da Via da Tira a segno a oltre Via Graziadei…VERGOGNA!!!
PAGHIAMO ANCHE LA SORIT!!!
Pensate sempre prima a proteggere l’autodromo,i cittadini …dopo.