Concerto in cattedrale della Corale Perosi, si chiude l’anno dedicato al compositore che fu a Imola a fine ‘800
Con un concerto, quello della Cappella Musicale Pontificia Sistina, si era aperto e con un concerto si chiude l’anno perosiano a Imola. Del resto non poteva essere diversamente per le celebrazioni dei 150 anni dalla nascita di Lorenzo Perosi, sacerdote, direttore di coro e compositore nato a Tortona nel 1872 e morto a Roma nel 1956. Proponendo anche alcuni brani inediti, la Corale Perosi della Cattedrale di Imola, con la partecipazione di alcuni coristi di vari cori della Diocesi, darà vita ad un concerto oggi alle 18, nella cattedrale di San Cassiano.
“Nato in una famiglia di musicisti, studiò in Conservatorio a Milano e venne in contatto con padre De Santi e il movimento ceciliano, che voleva riportare la centralità della musica sacra in chiesa, in un periodo in cui vi erano forti influenze dell’opera – spiega Giovanni Gallinucci, che dirigerà la corale durante il concerto -. Quando il vescovo di Imola, che voleva rinnovare il coro della cattedrale e istituire una scuola di canto, contattò De Santi, questi propose Perosi per il ruolo”.
Il compositore, che stava per accettare un incarico a Ratisbona, scelse di recarsi invece a Imola e vi rimase dal 6 novembre 1893 al 14 agosto 1894, prima di diventare direttore della Cappella Marciana a Venezia e, poi, Direttore Perpetuo della Cappella Musicale Pontificia Sistina. A Imola fu estremamente attivo e prolifico, componendo una settantina di brani.
“Durante il concerto eseguiremo, tra gli altri, l’inno a San Cassiano – commenta Gallinucci -, e l’inno della Madonna del Piratello per le cui prime quattro note ha preso spunto dalle campane di San Cassiano. Ci saranno anche alcuni canti inediti”.
A presentare l’evento sarà don Paolo Padrini, direttore artistico del Perosi Festival di Tortona, mentre all’organo siederà Luigi Moscatello. La Corale Lorenzo Perosi è composta da una trentina di membri, a cui per l’occasione si aggiungeranno cantori da altri cori della Diocesi. “Abbiamo voluto sottolineare questo anno valorizzando chi ha contribuito a lasciare qualcosa di importante per la nostra città e per la chiesa universale – sottolinea il vescovo Giovanni Mosciatti -, valorizzando al contempo i cori e la musica sacra, aspetto di preghiera e contemplazione“. Il concerto, organizzato dalla Diocesi, ha il patrocinio del Comune e il sostegno di Cars, Banca di Imola e Sacmi. (s.f.)
Da sinistra, Raffaele Benni della Cars, Giovanni Gallinucci, il vescovo Giovanni Mosciatti, don Antonello Caggiano Facchini (canonico della cattedrale)