Bertozzi & Casoni, inaugura a Imola la mostra con più di cento opere. I commenti di Bertozzi e della moglie di Casoni
Bellezza e contrasti con la mostra «Bertozzi & Casoni. Tranche de vie», dedicata ai due artisti che hanno rivoluzionato l’arte ceramica. Oggi alle 17 a palazzo Tozzoni l’apertura ufficiale. La mostra, che arriva a pochi mesi dalla scomparsa di Stefano Dal Monte Casoni, è un viaggio importante e approfondito nel lavoro che Giampaolo Bertozzi e Casoni hanno compiuto nell’analisi dell’uomo e del mondo e nella sua raffigurazione, nei materiali e nella loro lavorazione: studio e tecnica, sguardi profondi e talento, emozioni.
«Abbiamo voluto fare qualcosa di inedito – spiega il curatore Diego Galizzi, direttore dei Musei imolesi -. Tre mostre, più che tre sezioni. Il cuore è a palazzo Tozzoni, dove le opere dialogano e interagiscono con il palazzo. E sono opere che hanno un aspetto teatrale, perché Bertozzi e Casoni non solo hanno portato fuori la ceramica dagli steccati tradizionali rendendola grande arte ma hanno anche messo un approccio teatrale: il teatro è il luogo della dialettica tra realtà e finzione e così sono i loro lavori che non sono come appaiono a un primo sguardo, vanno guardati bene, sono pieni di “inganni” e “tranelli”. Al Museo San Domenico raccontiamo invece, in un certo senso, Bertozzi & Casoni prima di Bertozzi & Casoni, dal 1980 fino alla metà degli anni Novanta. Alla Rocca, infine, c’è una grande installazione inedita, straordinaria, per cui si è speso soprattutto Stefano».
«Abbiamo voluto fortemente questa mostra nella nostra citta perché ci è sempre stata vicina – è il commento di Bertozzi -. Sin dall’inizio, quando anni fa la Cooperativa ceramica ci ha offerto la possibilità di lavorare, poi la Fondazione Crimola ci ha dato la possibilità di vendere alcune opere. Io e Stefano abbiamo sempre voluto rimanere qui con la gente che ci vuol bene e far vedere fuori il nostro lavoro».
«Credo che questa possa essere una mostra molto diversa dalle precedenti, molto ampia, con più di cento opere, che attraversa più di 40 anni. Fatevi coinvolgere da questi lavori e fatevi prendere da questa bellezza, da questi contrasti, da questo eccesso» è il suggerimento commosso di Claudia Pedrini, moglie di Dal Monte Casoni ed ex direttrice dei musei imolesi.
«La mostra “Bertozzi&Casoni. Tranche de vie” – sottolinea il sindaco Marco Panieri – rappresenta il giusto tributo che la città di Imola dedica a Bertozzi & Casoni, artisti di talento, dotati di grande virtuosismo tecnico, che hanno vissuto la ceramica come territorio di ricerca e sperimentazione, senza confini, affermandosi a livello internazionale. Facendo di Imola la propria “casa”; proprio quella Imola che della ceramica si è nutrita storicamente e si nutre tutt’oggi, rendendo questo materiale un protagonista nobile dello sviluppo in tutte le sue valenze, da quelle industriali a quelle artistiche».
«Quell’impossibile che si fa realtà è nelle sculture di Bertozzi & Casoni, e anche per questo Stefano oggi è qui con noi», sottolinea l’assessore alla Cultura Giacomo Gambi.
La mostra proseguirà fino al 18 febbraio 2024.
s.f.