Alluvione e frane, un’estate di cantieri anche nel circondario. Priolo: «L’autunno è alle porte, non si può aspettare»
Ripristino degli argini, sistemazione e pulizia del letto dei fiumi, rimodellazione degli alvei e riparazione di opere idrauliche. Lavori in corso in tutta la regione dopo l’alluvione e le frane dei mesi scorsi: solo nel bolognese sono 26 gli interventi di somma urgenza per un totale di circa 54 milioni, avviati dalla Regione anche nei comuni del circondario.
Tra Medicina e Molinella, si sta lavorando per il ripristino dell’erosione della coronella e delle paratoie della chiavica Accursi, danneggiata dal maltempo (500mila euro). Lungo il Sillaro, a Medicina, è avviato il ripristino del corpo arginale in corrispondenza di via Dozza e di via Bassa nella località Portonovo (3 milioni); si stanno sistemando le erosioni delle sponde tra Imola e Medicina (2 milioni). A Imola, si sta riparando la rotta in destra idraulica a livello di via Ladello, nella località di Sesto Imolese (200mila euro). Altri 500mila euro si stanno investendo per il ripristino dell’argine del torrente Sillaro in corrispondenza di via Nuova e tra via di Dozza e via Vespignana.
A fare il punto dei lavori è Irene Priolo, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile: «I cantieri aperti su fiumi e torrenti emiliano-romagnoli, dal valore complessivo di circa 116 milioni di euro, fanno parte del pacchetto di 400 milioni per opere di somma urgenza già segnalate come assoluta priorità al Governo, e per le quali attendiamo al più presto il trasferimento delle risorse», spiega.
«Sono tutti tutti interventi attivati in somma urgenza, prima di disporre delle somme necessarie per pagare i lavori, ancora da trasferire al commissario Figliuolo. Siamo in attesa della pubblicazione del relativo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Serve fare in fretta – prosegue la vicepresidente – perché l’autunno è alle porte e non si può perdere tempo, ecco perché dobbiamo lavorare anche per pianificare gli ulteriori interventi urgenti che ancora non hanno una copertura finanziaria. La situazione, soprattutto in collina e Appennino, è complessa», conclude Priolo.
r.cr.
Nella foto della Regione Emilia-Romagna i lavori sull’Idice