West Nile, primi casi di infezione da virus nei dintorni di Medicina: ricoverate due persone
Accertati i primi casi dell’anno di infezione da virus West Nile sul territorio del circondario, entrambi nei dintorni di Medicina. Due le persone ricoverate: un uomo di 56 anni assistito al S. Maria della Scaletta di Imola con una meningoencefalite acuta e una donna di 44 anni degente a Budrio con un’encefalite acuta. Entrambe le situazioni sono sotto controllo.
Il virus West Nile è presente in maniera stabile in Emilia-Romagna e nel bacino padano. Si tratta di un’infezione, trasmessa all’uomo da zanzare, che decorre in modo asintomatico nella maggior parte dei casi, ma può anche presentarsi con febbre, cefalea, e altri sintomi lievi a risoluzione spontanea o, sporadicamente, manifestarsi con forme più gravi che interessano il sistema nervoso centrale, come quelle che si sono verificate nel caso delle due persone ricoverate nell’imolese.
L’Ausl di Imola consiglia di utilizzare repellenti efficaci, di vestirsi con colori chiari, indossare pantaloni lunghi, maglie a maniche lunghe. In casa utilizzare zanzariere, condizionatori o apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o a piastrine (ma sempre con le finestre aperte). Oltre alle misure di precauzione già previste ad inizio della stagione estiva, l’Ausl ha richiesto ai comuni l’emanazione di una ordinanza nella quale si disponga l’obbligo per gli organizzatori di manifestazioni all’aperto e in orari serali di effettuare trattamenti adulticidi tramite ditte specializzate. Anche i titolari di bar e ristoranti che dispongono di spazi di somministrazione all’aperto, sono stati invitati ad adottare le medesime misure di contrasto. I Comuni del Circondario e Azienda Usl hanno richiesto inoltre la massima attenzione alle ditte incaricate della disinfestazione delle zone pubbliche, con particolare attenzione alle aree verdi.
r.cr.
Foto d’archivio