Morte di Ivan Balducci, la famiglia: «Lasciato a terra agonizzante dopo l’incidente, comportamento assurdo»
Risvolti sulla morte di Ivan Balducci, il 55enne di Imola travolto e ucciso da un 27enne alla guida di un furgone in via Montericco. La famiglia si è affidata a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella tutela dei familiari delle vittime della strada, e ora chiede giustizia. «Ivan stava facendo ciò che amava di più, cioè camminare, ed è stato centrato, e non urtato con lo specchietto, da un’automobilista che l’ha lasciato a terra agonizzante – dichiara Michele De Bona, responsabile di Giesse Risarcimento Danni per l’Emilia-Romagna -. Sono comportamenti assurdi che lasciano senza parole».
Il medico legale nelle scorse ore ha confermato la compatibilità delle lesioni con l’urto subito. «Ivan indossava vestiti chiari ed era perciò avvistabile da chiunque, come riferito anche da un teste – precisa De Bona -. Inoltre, la strada era illuminata e all’ora del sinistro c’era il picco della cosiddetta “Superluna dello Storione”, fenomeno in cui la luna appare più grande e luminosa. Com’è possibile che l’automobilista non si sia accorto di lui? Noi andremo fino in fondo. Abbiamo nominato un avvocato e pre-allertato un perito nel caso in cui il pubblico ministero decida di procedere con l’accertamento tecnico non ripetibile, al fine di ricostruire la dinamica del sinistro». (r.cr.)
Foto dalla pagina Facebook di «Imola Cammina»