Bdt & Msd Partners acquisisce quote del Gruppo Ima, «La famiglia Vacchi rimarrà socia di maggioranza»
Bdt & Msd Partners entrerà nella compagine societaria del gruppo Ima. Il Gruppo ozzanese del packaging ha comunicato che la banca d’affari, con uffici negli Stati Uniti, a Londra e in Germania, ha sottoscritto un accordo vincolante per un investimento di minoranza attraverso alcuni suoi fondi affiliati.
Bdt & Msd Partners acquisirà la sua partecipazione da Bc partners e da altri investitori. «La famiglia Vacchi rimarrà socia di maggioranza di Ima» assicurano da Ima. Un’annotazione che non arriva a caso: tanti si erano preoccupati per un possibile disimpegno della famiglia Vacchi dal Gruppo industriale. «Questo investimento consentirà di avviare una nuova fase di crescita e di avere un ruolo di leadership nella transizione verso la sostenibilità dei materiali per il packaging. I nostri clienti sono orientati a ridurre al minimo il loro impatto ambientale e noi ci impegniamo a fornire una nuova generazione di soluzioni per il packaging affidabili e innovative», ha dichiarato il presidente e amministratore delegato, Alberto Vacchi. «Riteniamo che la visione a lungo termine di bdt & Msd Partners e la sua profonda esperienza nel sostegno alle imprese familiari lo rendano un partner ideale per aiutarci a raggiungere questi obiettivi e per accelerare la nostra crescita globale, anche nel mercato statunitense».
Fondata nel 1961, Ima progetta e produce macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, dispositivi medici, cosmetici, tè, caffè e altri prodotti alimentari, nonché soluzioni per la mobilità elettrica e per l’automazione dei processi industriali. La società nel 2022 ha fatturato circa 2 miliardi di euro, oggi è presente in oltre 80 Paesi e conta 53 stabilimenti di produzione; attualmente detiene più di 3.000 brevetti e domande di brevetto. Bc Partners è il fondo di investimento che ha collaborato nel 2020 all’operazione di uscita di Ima dalla Borsa di Milano entrando nella società Sofima che controlla il Gruppo; i Vacchi avevano comunque mantenuto la maggioranza.
«Nel periodo in cui è stato socio, Ima ha effettuato cinque acquisizioni, ha sviluppato nuove linee di prodotti e una divisione di automazione leader a livello mondiale, ha aumentato gli investimenti in ricerca e sviluppo del 30% e ha rafforzato la propria catena di fornitura» annotano da Imola. Queste iniziative hanno contribuito a garantire una forte performance finanziaria, con una crescita del fatturato e dell’Ebitda rispettivamente di oltre il 50% e del 70% dal momento del delisting della Società. «Ima è dunque oggi ben posizionata per proseguire la sua forte crescita, con un portafoglio di ordini record e grazie alle favorevoli condizioni di finanziamento predisposte da BC Partners».
La chiusura dell’operazione è prevista per la fine del 2023 ed è soggetta all’ottenimento delle consuete approvazioni regolamentari. (r.e.)
Nella foto Alberto Vacchi e la sede Ima di Ozzano