Caldo record, emergenza sui luoghi di lavoro. Cgil Imola: «In una fonderia adottata la Cig per eventi climatici»
Il caldo estremo di questi giorni, con temperature che superano i 40°, comportano rischi elevatissimi per le lavoratrici e i lavoratori, soprattutto nei settori più esposti, quali edilizia, agricoltura e fonderie. Oltre al colpo di calore, l’esposizione prolungata ad alte temperature durante l’attività lavorativa può causare una perdita di attenzione ed una minore capacità di reagire agli eventi imprevisti, determinando un maggiore rischio di infortunio. Va ricordato che gli episodi di malore, avvenuti sul luogo di lavoro dovuti a condizioni di elevata temperatura, possono essere riconosciuti come infortuni: è pertanto necessario richiedere al pronto soccorso il certificato di infortunio e non di malattia comune.
«Stiamo monitorando la situazione nelle aziende e nei cantieri del nostro territorio – afferma Morena Visani, della segreteria Cgil Imola, con delega alla sicurezza sul lavoro – per chiedere e verificare, grazie a Rsu e Rls, che siano adottate tutte le misure necessarie per preservare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. Stiamo informando da settimane le lavoratrici e i lavoratori su come prevenire i rischi da stress termico e contrattando con le parti datoriali strumenti per affrontare questa emergenza caldo. Abbiamo sollecitato la rimodulazione dei turni e degli orari di lavoro, dove possibile, così da consentire di lavorare nelle ore meno calde, di mettere a disposizione gratuitamente acqua fresca e sali minerali, prevedere pause aggiuntive, predisporre aree di ristoro ombreggiate all’aperto o sistemi di areazione nelle fabbriche e rilevatori di temperatura e umidità. È inoltre possibile fare ricorso alla Cassa integrazione per eventi climatici, nei casi di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa a causa delle temperature oltre i 35°, misura che è stata adottata al momento solo in una fonderia, ma che stiamo continuando a sollecitare viste le temperature previste nei prossimi giorni».
Nella foto: Daniele Lucchi della Fillea Cgil Imola che distribuisce nei cantieri edili materiale informativo multilingue «Caldo estremo, doppio rischio».