«Sommersi», in vallata arriva il cortometraggio che racconta i giovani e l’alluvione. Al via i casting per i protagonisti
Si chiama «Sommersi», il progetto cinematografico nato nel 2022 da un’idea dell’associazione imolese di promozione sociale «Noi giovani» in collaborazione con Kamera Film. Una storia, per la regia di Gian Marco Pezzoli e la sceneggiatura di Marta Bedeschi e Giorgia Baracco, che parla dei giovani e della difficoltà di crescere nelle zone periferiche e rurali. Il cortometraggio, dalla durata di 15/20 minuti, è ambientato, infatti, interamente in Emilia-Romagna, nel parco regionale della Vena del Gesso e lungo la vallata del Santerno. L’inizio delle riprese è previsto per settembre e dureranno cinque o sei giorni.
Aperti i casting per trovare i due protagonisti che dovranno avere un’età tra i 10 e i 18 anni. Per chi fosse interessato e dare così voce e vita a questa storia dovrà inviare una mail a cortometraggio.sommersi@gmail.com (inserendo nome, cognome, città di residenza del minore, dati e recapito telefonico di un genitore) e potrà presentarsi mercoledì 12 luglio, dalle 9 alle 12, presso la Sala polivalente di Borgo Tossignano; mercoledì 12 luglio, dalle 14 alle 17, alla biblioteca comunale di Casalfiumanese; martedì 18 luglio, dalle 9 alle 12, alla biblioteca di Fontanelice e martedì 18 luglio, dalle 14 alle 17, nella Sala Magnus di Castel del Rio.
«La nostra zona è ancora ferita dopo gli eventi alluvionali di maggio e sentiamo il dovere di raccontare questa storia – ha detto l’associazione «Noi Giovani» per spiegare come è nato il progetto di «Sommersi» -. Non solo per affrontare il tema del cambiamento climatico e di tutte le conseguenze che esso trascina nella vita delle comunità e delle famiglie, ma mantenendo soprattutto il focus su devastazione educativa, più che quella materiale, abbandono emotivo, più che quello fisico, solitudine di giovani ragazze e ragazzi, stravolti, che affrontano un’esistenza resiliente nella cornice di una comunità anch’essa stravolta. In un quadro di rinascita e di ripartenza difficile e lenta, nasce questo cortometraggio, con la collaborazione dei comuni della Vallata e Firenzuola per raccontare una fiction che è divenuta realtà. L’ambizione del prodotto cinematografico è essere anche didattico per la formazione dei più giovani. Non solo, vorremmo anche che fosse un progetto d’impatto per chiedere consapevolezza e ascolto da parte del mondo degli adulti verso le esigenze, i bisogni e le emergenze educative, sociali e psicologiche dei più piccoli». (r.cr.)
Foto Isolapress