La solidarietà non… frana, da una comunità del riminese due pc e un frigorifero per Il Sorriso di Fontanelice
L’alluvione di maggio non ha lasciato soltanto paura e distruzione, ma per fortuna anche tanta solidarietà. Lo sanno bene anche quelli della Comunità riminese di Vallecchio Cento Fori che, senza indugi, hanno teso la mano per aiutare i «colleghi» del Sorriso, la comunità di Fontanelice per il recupero di soggetti affetti da patologie legate alla dipendenza da sostanze stupefacenti e alcol, duramente colpita dal maltempo di maggio.
E così, quest’anno, dalla rinuncia alla tradizionale festa di fine giugno che, a Montescudo, riunisce a cena ospiti, educatori, psicologi e psichiatri in occasione della Giornata mondiale contro la droga, la spesa per l’allestimento dell’evento è stato dirottato appunto a Fontanelice, per l’acquisto di due pc e un frigorifero, bruciatisi a causa del black-out seguito alla frana.
A Fontanelice le piogge torrenziali provocarono frane e smottamenti che investirono i quattro edifici del Sorriso, dislocati lungo le pendici di Monte Cappello. Vennero così evacuati gli edifici per sicurezza: quello dedicato ai pazienti maschili (chiamato Busco) è sotto osservazione, ma è agibile e ha ripreso le sue funzioni. Peggio è andato alla Casetta, l’edifico che ospita le donne. La frana ha portato via parte del terreno sotto la casa, rendendola inagibile. Il vicino edificio che ospita madri e bambini, invece, è ancora agibile. Infine, l’ultima abitazione, destinata alle coppie ed evacuata, in quanto la fana ha risparmiato l’edificio (chiamato Il Casoncello), ma ha spazzato via la strada di collegamento, rendendolo raggiungibile so attraverso i campi e il fango. (r.cr.)
Nella foto: il Casoncello della Cooperativa Il Sorriso