Sciopero dei metalmeccanici, Fim Fiom e Uilm: “Salari, precarietà, alluvione. Il Governo intervenga”
Domani sciopero dei lavoratori metalmeccanici di tutto il nord Italia, proclamato da Fim Fiom e Uilm per chiedere al Governo di intervenire a difesa dell’industria italiana, per salvaguardare l’occupazione, migliorare le condizioni di lavoro, per “affermare l’importanza del lavoro metalmeccanico e industriale che da sempre è la forza trainante di questo paese”. Lo sciopero riguarda le ultime 4 ore di ogni turno.
“Il territorio imolese da anni vede crescere il settore industriale e in particolare quello metalmeccanico con importanti investimenti, ma da inizio 2023 rileviamo una leggera flessione degli ordinativi per la quale è stato necessario il ricorso ad accordi di cassa integrazione ordinaria” avvertono i segretari generali territoriali di Fim Fiom Uilm. Poi è arrivata l’alluvione del 17 maggio. “Ecco perché oggi chiediamo al governo di stanziare urgentemente i fondi necessari per fare ripartire senza indugi l’economia del nostro territorio e delle zone colpite della Romagna”.
“C’è il tema salariale, quello della riduzione delle tasse, il tema della precarietà molto sentito anche nel nostro distretto, oltre alla discussione legata ad una vera riforma previdenziale. I lavoratori metalmeccanici del circondario di Imola, territorio delle cooperative metalmeccaniche, di importanti realtà industriali e con un tessuto di piccole imprese e artigiane, hanno la necessità di avere risposte immediate”. (r.e.)
Foto dalla pagina Fb della Cgil di Imola