Alluvione: a Imola gli sfollati possono tornare a casa, a Castello chiuso il centro di raccolta comunale
La fase dell’emergenza alluvione è finalmente rientrata per Imola. A dirlo è il sindaco Marco Panieri che ha firmato l’ordinanza nella quale viene specificato come le abitazioni danneggiate dagli allagamenti sono ora «nuovamente occupabili, previa verifica, sotto la responsabilità degli interessati, delle condizioni di stabilità e di messa in sicurezza degli impianti». Questo perchè è «rientrato il pericolo diretto per la pubblica incolumità». Ergo, le circa quaranta persone rimaste ancora sfollate possono far ritorno a casa. «Gli uffici tecnici del Comune sono a disposizione per eventuali richieste di rilevamento speditivo dei danni alla statica degli immobili e la definizione di provvedimenti di pronto intervento conseguenti agli eventi alluvionali di maggio» precisa l’ordinanza. Nel documento è comunque messa nero su bianco anche una ricognizione delle aree interessate e dei provvedimenti presi durante l’emergenza. In totale, centinaia e centinaia di abitazioni evacuate, soprattutto nelle frazioni di Sesto Imolese, San Prospero, Spazzate Sassatelli, Sasso Morelli, Pieve di Sant’Andrea e Zello. A queste si aggiungono le circa cinquanta strada chiuse totalmente o in parte in quei lunghi giorni di maggio.
A Castel San Pietro, invece, con l’ultima consegna, effettuata sabato 10 giugno al Centro di accoglienza del Comune di Faenza gestito da Emergency, si è conclusa l’attività del Centro di raccolta comunale, che era stato allestito per raccogliere beni di prima necessità e altri materiali utili destinati alla popolazione colpita dall’emergenza. Dal 20 maggio al 9 giugno il Centro ha raccolto e consegnato oltre 1.250 scatoloni di generi alimentari, beni di prima necessità e anche numerose attrezzature utili per la protezione civile. Inoltre la Parrocchia di Santa Maria Maggiore ha comunicato che è stato di 1.100 euro il ricavato, donato alla Regione, del negozio temporaneo organizzato il 30 maggio e il 12 giugno nei locali di via Matteotti 88, dove sono stati proposti abbigliamento e oggetti a offerta libera a favore delle comunità della Romagna colpite dai fenomeni alluvionali. (r.cr.)
Foto Isolapress