Alluvione: chiude il campeggio Le Selve di Castel del Rio, il gestore: «Fa male, ma i danni sono davvero troppi»
«Fa molto male, ma dopo dieci anni si conclude così la mia avventura a Le Selve». Poche parole per sintetizzare lo stato d’animo di Andrea Mazza, il gestore, insieme alla compagna e alla mamma, del frequentatissimo campeggio di Castel del Rio amato da motociclisti, turisti e non solo che dopo dieci anni ha dovuto chiudere l’attività per colpa dell’alluvione. Troppo ingenti, per andare avanti, i danni alla strada che porta fino alla struttura, così come quelli all’edificio della zona ristorante.
«Dopo un incontro con tecnici, enti e proprietà (il Circondario imolese, ndr) la situazione è peggio del previsto – spiega -. I lavori per il rifacimento o la messa in sicurezza della zona ristorante saranno infatti molto lunghi, per via delle lesioni alle pareti e per il fatto che la strada non è ancora agibile, ma percorribile soltanto per i residenti con mezzi 4×4. E poi non si sa ancora se sia meglio ristrutturare o rifare da zero la struttura. Si parla di un paio d’anni e io non posso permettermi di aspettare così tanto. Nel frattempo mi sono trasferito dalla mia compagna a Giugnola, poi mi prenderò il tempo per portare via dieci anni di vita, di attività e di soddisfazioni».
Appresa la notizia, sono stati tanti i messaggi di vicinanza e affetto arrivati in queste ore da clienti e conoscenti. «Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno dato forza – confessa -. In tantissimi mi hanno chiesto come potermi aiutare e di aprire una raccolta fondi, ma sarei felice se le donazioni fossero destinate al Comune. Questo perché i danni hanno colpito tutta la comunità e non solo un singolo individuo. E voglio fare un appello ai clienti estivi del campeggio: continuate a venire a Castel del Rio in questi mesi. In paese non ci sono problemi e le attività vi aspettano». (r.cr.)
Foto dalla pagina Facebook del campeggio Le Selve