Alluvione, anche i sindaci del circondario firmano il documento inviato al Governo: «Commissario per la ricostruzione come per il terremoto in Emilia»
Ci sono anche i sindaci del circondario e Ozzano tra i primi cittadini che hanno firmato il documento consegnato oggi a Roma al Governo dai quattro sindaci delle province colpite dall’alluvione, ovvero Matteo Lepore (Città metropolitana di Bologna), Michele De Pascale (Presidente della Provincia di Ravenna), Enzo Lattuca (Presidente della Provincia di Forlì-Cesena) e Jamil Sadegholvaad (Presidente della Provincia di Rimini).
«I Comuni emiliano-romagnoli colpiti dalle alluvioni del maggio 2023 ringraziano la Regione Emilia-Romagna e il Governo italiano per la solerzia e la qualità dell’intervento della Protezione civile e degli uomini e delle donne, professionisti o volontari, di tutti i Corpi accorsi in aiuto nei nostri territori in pochissimo tempo – si legge nel documento -. Lo stesso principio di solidarietà e condivisione fra le città, e di leale collaborazione fra i diversi livelli di governo della Repubblica, va mantenuto, in piena continuità, anche nella seconda fase della gestione dell’emergenza e in quella della ricostruzione. I provvedimenti legislativi e di protezione civile adottati nei giorni scorsi hanno dato un contributo importante alla gestione dell’emergenza (contributo di autonoma sistemazione, ammortizzatori sociali, primo indennizzo forfettario, ricognizione dei danni ai cittadini), ma sono inseriti in una serie di misure parziali e insufficienti affidate ai singoli dicasteri, rischiando così di perdere un criterio di gestione unitaria dell’emergenza. Le richieste, avanzate dai nostri enti locali, hanno l’unica finalità di migliorare la risposta complessiva delle istituzioni ai problemi di imprese e famiglie, e sono poste in maniera rispettosa delle prerogative del Governo. La prima richiesta è un impegno preciso del Governo rispetto al tema degli indennizzi. Vanno definiti in tempi certi e rapidi quali strumenti nazionali ed europei azionare per garantire l’adeguato finanziamento di tutti gli indennizzi necessari, ma crediamo vada detto fin d’ora con chiarezza che tutti i danni subiti da cittadini e imprese saranno indennizzati. Secondo punto è la nomina immediata del Commissario alla ricostruzione, valorizzando la filiera istituzionale e facendo perno sulla Regione Emilia-Romagna, esattamente come avvenuto per il terremoto del 2012 (come avvenuto allora, ciò è applicabile anche alle altre Regioni parzialmente coinvolte). Sarebbe un grave errore continuare a lavorare sulle opere di emergenza senza mettere in campo un piano e una visione complessiva che la struttura commissariale può concepire in tempi brevi. Allo stesso modo, vallata per vallata serve un piano strategico per la vivibilità nelle aree di montagna, che dia priorità agli interventi di ripristino della viabilità e dei collegamenti devastati da migliaia di frane già censite, ma che affronti anche il tema nella sua visione più ampia». (r.cr.)