Con «L’Imolese» coperture e ristrutturazioni chiavi in mano
Si sono conclusi nei giorni scorsi i lavori che «L’Imolese, coperture e ristrutturazioni» ha svolto sulle tre nuove torrette che collegano il paddock alla terrazza vip posizionata sopra ai box dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Le lavorazioni consistono nella formazione di cavedi per il passaggio degli impianti; installazione delle pareti per i nuovi bagni e l’impermeabilizzazione di tutte e tre le coperture comprensive di linea vita e copertine.
«L’incarico in Autodromo – spiega Loris Zampino, Responsabile Tecnico delle ristrutturazioni edili -, testimonia l’affidabilità e la credibilità che la nostra azienda ha saputo ritagliarsi negli anni. Siamo fieri che la nostra professionalità venga riconosciuta anche da aziende che non sono del nostro territorio».
«L’Imolese, coperture e ristrutturazioni» è una storia di successo che va oltre il territorio in cui nasce e si sviluppa. È la storia di Antonio Montaruli e Massimo Cavina i quali, nel 2004, da semplici lattonieri, sentono le competenze per crescere e allargare il proprio raggio di azione. Cominciano così a mettere in campo l’esperienza maturata negli anni e ad occuparsi più genericamente di coperture, ampliando la struttura e le collaborazioni.
Sempre restando in questo ambito, nel 2012 decidono di specializzarsi nella gestione del rischio amianto e, successivamente, nell’installazione delle linee vita sui tetti degli edifici.
«Sono state due scelte che ci hanno permesso ulteriormente di crescere – spiega Antonio Montaruli, geometra e Dirigente per il Rischio Amianto -. Per quel che riguarda lo smaltimento dell’eternit, ci occupiamo unicamente di materiali in matrice compatta, i nostri operatori sono attrezzati e formati per intervenire con puntualità e senza rischi. Al termine della rimozione seguiamo il trasporto e lo smaltimento verso i siti indicati dagli organi competenti per poi concludere con una bonifica finale atta a eliminare qualsiasi traccia di materiale tossico dalla struttura. Sulle linee vita, invece, oltre all’installazione seguiamo la messa a norma e il collaudo dell’impianto, al fine di garantire massima sicurezza per chi dovrà salire e lavorare su quelle coperture».
Nel 2020 c’è un’ulteriore svolta, le richieste del mercato spingono l’azienda ad ampliare la propria offerta inserendo un ramo dedicato alle ristrutturazioni edilizie. La scelta ricade sui «F.lli Zampino», realtà già nota e operativa nel Circondario Imolese e oltre. È in particolare a Loris Zampino che viene chiesto di gestire questo nuovo settore. All’organico preesistente si aggiungono tutte le figure professionali necessarie per l’avviamento di questa nuova avventura, raggiungendo così una trentina di unità tra dipendenti e collaboratori per offrire lavori edili a 360 gradi chiavi in mano.
«Possiamo dire che in ambito edilizio non abbiamo limiti, sia per quel che riguarda il civile, che il commerciale e industriale – aggiunge Massimo Cavina, co-titolare dell’azienda -. L’ampia gamma di servizi offerti e la nostra flessibilità ci consentono di rispondere in modo mirato alle singole richieste dei clienti e proporci come interlocutore unico, garantendo la massima efficacia ed economia dei costi. Il nostro metodo di lavoro è sempre lo stesso: sopralluogo in loco, preventivo personalizzato, esecuzione dei lavori in tempi certi. Ci occupiamo anche della rimozione di macerie e materiali pericolosi».
Oggi «L’Imolese», grazie alla rete di partner e competenze acquisite, si occupa anche di impianti elettrici, sistemi fotovoltaici, domotica e automazioni, oltre al cablaggio in fibra ottica.
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Nella foto: Massimo Cavina e Antonio Montaruli
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