Due giorni con 400 campanari da tutta Italia, Imola suona con il Raduno nazionale
Quattrocento campanari da tutta Italia e non solo. Saranno loro a far vivere le emozioni di una tradizione da non perdere a chi, oggi e domani, si muoverà per il centro di Imola. La città infatti ospita il sessantunesimo Raduno nazionale campanari, organizzato dall’Unione Campanari Bolognesi e dal Gruppo Campanari Padre Stanislao Mattei, con il patrocinio della Federazione Nazionale Suonatori di Campane, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Imola, della Diocesi di Imola, e che si svolge d’intesa con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio.
Il raduno sarà l’occasione per scoprire le diverse tradizioni campanarie (nelle piazze ci saranno concerti mobili di campane sia bolognesi che provenienti da tutta Italia, a sistema veronese, marchigiano, bergamasco, a tastiera ligure, e anche carillons), per fare la conoscenza dei campanari e per vivere per due giorni in una città che suona, dove al centro ci sarà la Cattedrale di San Cassiano con il suo campanile del 1500 con tre campane montate alla bolognese, suonabili solamente a mano. Proprio da questo campanile alle 15 di oggi verrà eseguito il concerto di apertura dell’evento, con possibilità di visita guidata. Ulteriori visite guidate saranno organizzate sul Campanile di Santa Maria in Regola. Sarà possibile ascoltare inoltre la vera voce delle campane del complesso dell’Osservanza, con melodie eseguite a scampanio. Verrà allestita anche una esposizione di miniconcerti bolognesi nel chiostro dell’arcivescovado.
Al Raduno saranno protagonisti ovviamente anche i campanari del territorio, tra cui quelli imolesi o dell’Alta Valle del Sillaro o di Poggio di Castel San Pietro.
E proprio sulla passione per l’arte campanaria, oltre che sul raduno, trovate approfondimenti sul numero di sabato sera in edicola. (r.c.)