Covid, ritornano i volontari nelle strutture per anziani. Per l’Asp anche 3 lavoratori di pubblica utilità
Dal mese di aprile è consentito nuovamente il libero ingresso dei volontari nelle strutture per anziani e persone fragili. A comunicarlo è l’Asp, l’Azienda servizi alla persona del circondario imolese. La decisione è arrivata dalla “Regione Emilia-Romagna, in considerazione del quadro epidemiologico attuale”. Era l’ultimo tassello rimasto delle restrizioni messe in atto in questi anni per contenere la pandemia e proteggere i più fragili.
Anna Ortolani, coordinatrice della Cra Cassiano Tozzoli (Casa Alzheimer) di Imola gestita dall’Asp, ha raccontato che i volontari che da tempo danno una mano nelle varie attività della struttura, e sono iscritti all’Albo della stessa Asp “sprizzano energia da tutti i pori”. Inoltre a breve verranno supportati anche da 3 Lpu, cioè persone con Reddito di cittadinanza per i quali sono attivati lavori di pubblica utilità, mentre da marzo c’è un ragazzo che svolge attività di volontariato nell’ambito di un progetto di messa alla prova del Tribunale per i Minorenni di Bologna.
“La Pandemia è stata insieme punto di arrivo, e ripartenza, – sottolinea Ortolani – e ora dobbiamo essere in grado di intercettare e stimolare la voglia di impegno di quei cittadini che hanno dato in modo spontaneo un contributo fondamentale alla tenuta della Comunità. Si deve favorire la cultura del volontariato attraverso campagne di sensibilizzazione con particolare attenzione al mondo giovanile e ricercare con determinazione la collaborazione fra organizzazioni e istituzioni pubbliche e private“. (r.cr)