Giornata mondiale sull’autismo, a Imola 225 persone seguite dall’Ausl. Ambulatori più accessibili con le immagini accanto alle scritte
Oggi è la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, istituita nel 2007 dall’Onu. In Italia si stima che 1 bambino su 77, nella fascia di età 7-9 anni, presenti un disturbo dello spettro autistico, con una prevalenza maggiore nei maschi, che sono colpiti 4,4 volte in più rispetto alle femmine. Alla fine dello scorso anno erano 225 i pazienti in carico al centro Autismo minori e adulti dell’Ausl di Imola. Per quanto riguarda l’area Autismo minori erano 190 (di cui 82 pazienti 0-6 anni; 49 pazienti 7-11 anni; 59 pazienti 12-19 anni) e 35 nell’area Autismo adulti. I disturbi possono manifestarsi con modi e severità diverse da persona a persona per questo è fondamentale progettare interventi individualizzati. In generale si tratta di compromissione dell’interazione sociale, dei modelli di comportamento, con interessi e attività ristretti e ripetitivi, e della comunicazione.
Da qui l’idea degli specialisti dell’Ausl di sviluppare un progetto per rendere più comprensibili i percorsi e gli spazi dedicati ai pazienti e alle famiglie attraverso sistemi di Comunicazione aumentativa alternativa. Di cosa si tratta? “Abbiamo dotato i nostri ambulatori di immagini poste in affiancamento alle indicazioni scritte per facilitare le persone a orientarsi meglio” spiega Chiara Cerbai, psicologa della Neuropsichiatria Infanzia e adolescenza e coordinatrice dello Spoke autismo di Imola.
“E’ sempre maggiore il numero di bambini con difficoltà di comunicazione (anche disturbi del neurosviluppo e del lin-guaggio). Questo tipo di cartellonistica – continua la dottoressa Elisabetta Zucchini, responsabile della Neuropsichiatria Infanzia e adolescenza – risponde efficacemente ai bisogni”. Non a caso l’obiettivo in futuro è trasformare questa cartelloni-stica in una modalità standard per l’Ausl ovviando anche al problema degli utenti stranieri, come spiega Alba Natali, direttrice del Dipartimento Salute mentale-Dipendenze patologiche “che potranno in questo modo diventare maggiormen-te inclusivi, in una logica di equità e di miglioramento dell’accessibilità”.
L’Emilia-Romagna è tra le poche Regioni ad avere da anni un Programma per la diagnosi tempestiva, la presa in carico e il trattamento della patologia.(r.cr)