Rissa in discoteca, il questore chiude per una settimana la Vie en Rose di Imola
Chiusura temporanea di sette giorni. È quanto disposto dal questore di Bologna, secondo l’articolo 100 del Tulps (legge sulla pubblica sicurezza) nei confronti della discoteca Vie en Rose di Imola dopo la rissa scoppiata all’interno del locale nella notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo. Provvedimento, in vigore dal pomeriggio di ieri, giovedì 30 marzo, resosi necessario visto che nessuno della sicurezza o i gestori del locale hanno avvisato le forze dell’ordine, informandole di ciò che stava succedendo.
Secondo la ricostruzione della polizia, infatti, a chiamare gli agenti è stato il pronto soccorso dove, intorno alle 3, è arrivato un imolese di 20 anni con una frattura al dito di una mano, poi operato e guaribile con una prognosi di 35 giorni. Il giovane ha raccontato di essere andato in discoteca con un amico e una ragazza, ma durante la serata, è stato avvicinato dall’ex di quest’ultima che, per gelosia, gli ha rifilato un pugno al volto e diversi calci. Alla rissa hanno poi partecipato anche alcuni amici dell’aggressore. Al momento sono tre le persone identificate e denunciate, ma la polizia pensa che sia coinvolto un quarto giovane.
Non è la prima volta, però, che negli ultimi mesi la Vie en Rose è teatro di un episodio simile. Il 9 ottobre 2022, sempre all’interno del locale, scoppiò una rissa tra una decina di giovani, la maggior parte poi denunciati e già noti alle forze dell’ordine. Portati fuori, durante la colluttazione rimasero feriti anche un addetto della sicurezza (prognosi di 6 giorni per una distorsione alla caviglia) e un poliziotto (5 giorni per un trauma alla spalla), mentre alcuni ragazzi furono protagonisti del furto di un cellulare e del danneggiamento del vetro di un’auto. In quel caso, però, a chiamare le forze dell’ordine furono gli uomini della sicurezza del locale. (r.cr.)
Foto dalla polizia
Purtroppo sono luoghi che oggi più che mai con le nuove generazioni pronte a confrontarsi con reazioni violente diventa difficoltoso una gestione da prevedere eventi del genere nonostante il servizio d’ordine interno.purtroppo viene in certi casi penalizzato con chiusure da parte delle istituzioni usando due pesi e due misure perché fatti di violenza ben più gravi con feriti e morti non si chiudono stazioni, piazze ,giardinetti,ecc..ecc …e rimuovere chi è preposto perché fatti del genere non accadono,certamente più facile colpire un privato che ha solo la colpa di voler lavorare creando impresa.