«Giornata mondiale dell’acqua», i comportamenti per non sprecare una risorsa preziosa
Il 22 marzo si celebra la «Giornata mondiale dell’acqua» e, mai come quest’anno, il problema della scarsità attanaglia tutta Italia. Precipitazioni a parte, spesso ne consumiamo molta di più di quella che realmente ci serve.
Come non sprecare acqua? Partendo da in casa, nel bagno basterebbe chiudere il rubinetto quando ci si lava i denti o ci si fa lo shampoo. Stesso discorso in cucina e per le pulizie di casa, dove è consigliato raccogliere l’acqua usata per sciacquare le verdure in una bacinella ed effettuate i lavaggi in lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico. Fuori casa, invece, l’utilizzo è legato all’innaffiamento delle piante: è consigliato usare acqua solo per bagnare il terreno intorno alla vegetazione, evitando di sprecarla su vialetti e pavimenti. E magari utilizzare quella già usata in casa, ad esempio, per lavare frutta e verdura. Se poi si innaffia di sera, si evita che l’acqua evapori più in fretta. (r.cr.)
Perfetto per il 20% di consumo domestico, ma con il 60/70% che consuma l’agricoltura, come facciamo? Continuiamo a coltivare prodotti idro-esigenti in territori non vocati o ad irrigare gli altri per produrre di più con il risultato che poi ce li pagano meno?….
Abbiamo la netta sensazione che si continui a tentare di curare il problema siccità (clima!)senza affrontare la causa.
Forse non abbiamo ancora capito che è l’economia che si deve adattare alle tutele climatiche e non viceversa!