ConAmi: «Crisi idrica, masterplan per pianificare soluzioni». Ed Hera risponde alle domande più comuni sull’acqua
Il ConAmi compie trent’anni. Ad oggi la maggior priorità è davanti agli occhi di tutti: la scarsità d’acqua dovuta al cambiamento climatico che riguarda pianura e collina, abitazioni, imprese e agricoltura. «Per trovare soluzioni accorre pensare in maniera strategica» rilancia il presidente Fabio Bacchilega. Da qui l’idea di sedersi attorno ad un tavolo con altri partner, Hera, Atersir, Università di Bologna, Bonifiche e associazioni di categoria. «Per capire i fabbisogni e pianificare insieme infrastrutture e investimenti, stiamo ultimando un masterplan complessivo che presenteremo a breve».
In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, mai come quest’anno dedicata a come non sprecare e conservare una risorsa scarsa, abbiamo cercato di capire cosa esce dai rubinetti delle case del circondario di Imola. Abbiamo chiesto ad Hera, che gestisce le reti acquedottistiche e di approvvigionamento sul territorio, di rispondere ad alcuni dei dubbi e delle domande frequenti dei cittadini e lettori di sabato sera. Eccone un esempio e la risposta inviata dall’ufficio stampa.
Nel comune di Imola abbiamo l’acqua più dura d’Italia, cioè con la maggior quantità di calcio, e fa venire i calcoli. FALSO. La durezza è un parametro riconducibile al contenuto di sali di calcio e magnesio, presenti in forma di carbonati, bicarbonati, solfati, cloruri e nitrati, ed è strettamente legata all’origine superficiale o profonda delle acque e alla geologia dell’area di captazione. Le acque pro- fonde, come quelle prelevate dalla falda imolese, sono in generale caratterizzate da un maggiore contenuto salino rispetto alle acque di origine superficiale. Numerose ricerche epidemiologiche hanno ribadito l’esistenza di un effetto protettivo del calcio e magnesio contenuto nell’acqua nei confronti dell’insorgenza di patologie cardiovascolari. Dunque non è corretto pensare che bere acqua del rubinetto faccia venire i calcoli renali, anzi. Bere in abbondanza acqua del rubinetto è una misura efficace per contrastare la loro formazione. (r.cr.)
Approfondimenti e risposte alle domande più comuni su «sabato sera» in edicola.
Nella foto: il depuratore Santerno a Imola