Centri estivi, la Regione aumenta le risorse e la platea di famiglie beneficiarie dei contributi per pagare le rette
Con l’arrivo della primavera è sempre più vicina la fine della scuola e con essa anche la partenza dei centri estivi, soluzione che permette ai genitori di organizzare al meglio la giornata per i propri figli. In tal senso, per il sesto anno consecutivo, la Regione ha confermato il sostegno economico alle famiglie per ridurre i costi delle rette con un investimento di 7 milioni di euro provenienti dal Fondo sociale europeo, uno in più rispetto al 2022.
Nel 2022 sono state oltre 23 mila le famiglie che hanno potuto usufruire della misura regionale, ma per ampliare la platea dei beneficiari, ridurre il numero delle domande escluse dal beneficio e tutelare al tempo stesso le famiglie con redditi medio bassi, la Giunta si è impegnata ad aumentare i fondi e a rimodulare il valore Isee di accesso (che deve essere entro i 24 mila euro).
Le risorse saranno ripartite tra i Comuni e le Unioni di Comuni capofila di Distretto dell’intero territorio (Bologna riceverà circa 1,5 milioni di euro), per il riconoscimento del contributo che prevede fino a 300 euro per ciascun figlio (nel limite di 100 euro a settimana) di età dai 3 ai 13 anni (17 se con disabilità certificata), quindi nati dal 2010 al 2020. Le famiglie devono essere residenti in Emilia-Romagna e composte da entrambi i genitori – o uno solo in caso di famiglie monogenitoriali – occupati,disoccupati in cerca di lavoro, in cassa integrazione o impegnati in compiti di cura. L’Isee annuo deve essere entro i 24mila euro, mentre non c’è alcun limite di Isee per le famiglie con figli affetti da disabilità. (r.cr.)
Foto d’archivio