L’Ausl di Imola tra i primi centri in regione ad avviare nuove terapie contro l’Hiv
Contro l’Hiv, un virus che ogni anno nel mondo conta quasi 2 milioni di nuovi infetti, attualmente è disponibile un’unica combinazione di farmaci somministrabili con una nuova modalità: due iniezioni intramuscolari, somministrate ogni due mesi, che vanno a sostituire la pastiglia da assumere ogni giorno. E l’Ausl di Imola, che segue circa 200 persone con infezione da Hiv, è la terza in Emilia Romagna ad aver avviato questo tipo di cura.
«Dal 21 febbraio – spiega il dottor Lorenzo Badia dell’ambulatorio infettivologico dell’Ausl di Imola -, presso l’ospedale nuovo è iniziata la somministrazione dei nuovi farmaci antiretrovirali a rilascio prolungato per il trattamento dell’infezione da Hiv. Si tratta di un’importante innovazione nella gestione terapeutica di questa infezione. I farmaci antiretrovirali disponibili fino ad oggi infatti, sebbene siano efficaci e con pochi effetti collaterali, obbligano le persone che vivono con Hiv all’assunzione quotidiana di una o più compresse, fattore che può contribuire allo stigma e alle difficoltà quotidiane che ancora ingiustamente colpiscono questa popolazione. Prima di passare a questa terapia, però, il medico infettivologo deve valutare se sono presenti i criteri di eleggibilità». (r.cr.)
Nella foto: da sinistra l’infermiere Federico Francia, il dottor Lorenzo Badia, la Coordinatrice assistenziale Marina Zambrini e l’infermiere Maurizio Cai