Serie C: ribaltati, Imolese-Cesena vivono «Due vite» diverse
«Due vite». La canzone che ha vinto Sanremo descrive anche i diversi orizzonti di Imolese e Cesena. La foto di copertina di questo articolo vede Prestia abbattere Simeri e sintetizza bene la partita: Cesena superiore, Imolese in cerca una identità tattica mai avuta quest’anno. Di buono per i rossoblù ci sono due gol alla difesa bianconera imbattuta da 370 minuti. Bastano per sperare nella salvezza? Seguiteci fino alla fine di questo articolo e lo scoprirete.
Il ritorno di Marco Panieri
In tribuna al Romeo Galli si è rivisto il sindaco Marco Panieri. L’ultima (e unica) volta era stato il 15 novembre 2020 nella disgraziata notte del faro spento con il Sudtirol (partita vinta a tavolino dagli altoatesini che ora sono in Serie B). Dare la colpa a lui di una sconfitta con il Cesena sarebbe però puramente cabalistico, vista la classifica delle due squadre: i romagnoli sono secondi, l’Imolese è penultima. «Due vite» diverse.
La partita
Al 12’ Simeri vince un corpo a corpo con Prestia e scappa verso la porta. Diagonale contenuto da Lewis.
Un minuto dopo risponde Albertini che da fuori chiama Rossi che devia in angolo.
Azione bicolore al 24’ con un tiro morbido di Bianchi da fuori non trattenuto da Rossi, ma a gattoni il portiere la riprende prima che la mischia diventi scabrosa.
Un minuto avanti alla mezz’ora arriva la svolta: Bianchi crossa da destra, Saber allunga la traiettoria e Corazza, con una rovesciata in faccia allo stranito Serpe, fa il suo gol numero 15 (da solo, due in più di tutta l’Imolese, almeno fin lì). Dopo sei minuti arriva il raddoppio con un traversone spizzato di testa da Prestia che firma il suo terzo gol stagionale (come De Feo, fin lì il capocannoniere dell’Imolese).
Il centravanti non è più lo spazio
Nella ripresa il Cesena inizia a pensare alla sfida di lunedì 20 febbraio al Manuzzi con la Reggiana. L’Imolese se ne accorge e con Simeri trova un gol che sembra dare speranze. Nota a margine, finalmente un attaccante vero in maglia rossoblù, dopo qualche anno in cui il centravanti era lo spazio.
Ma, come canta Mengoni a Sanremo, Imolese e Cesena vivono «Due vite» e sono diverse. Così il Cesena si ricorda di essere più forte e con Adamo galoppa sulle speranze dell’Imolese, ridisegnata a quattro ma sbilanciata. L’esterno bianconero per il terzo gol innesca il talento di Stiven Shpendi (classe 2003, seguito da un po’ di squadre famose, tipo il Sassuolo che a Imola ha mandato un suo osservatore). Dopo una galleria di errori in contropiede dei cesenati, arriva il gol del francesino Bumbu. Finita? Per il Cesena sì, per l’Imolese no. I bianconeri subiscono il secondo gol firmato da De Feo (speriamo giochi di più) e devono ringraziare Lewis che dice di no al solito Simeri. La partita finisce, il Cesena si farà una pizza guardando il posticipo del lunedì Reggiana – Gubbio, l’Imolese si deve fare un esame di coscienza per come ha sprecato tempo ed energie nella lunga parentesi di Anastasi. La salvezza è più lontana (a otto punti quella diretta auspicata dalla dirigenza), ma non è impossibile. Con Simeri e De Feo i gol si possono anche fare, e non tutte le squadre sono il Cesena. Nonostante tutto speriamo.
(Paolo Bernardi)
Imolese – Cesena 2-4
Imolese (3-4-2-1): Rossi; Serpe, Camilleri, Maddaloni (dal 36’ s.t. Paponi); Zanon (dal 17’ s.t. Eguelfi), Bani, Bensaja (dal 17’ s.t. De Feo), Agyemang (dal 1’ s.t. Annan); Zanini, Faggi (dal 1’ s.t. Tulli); Simeri.
In panchina: Adorni, Molla, Scremin, Corner, Macario, Bertaso, Ballanti.
All. Sintini.
Ammoniti Imolese:
Ammoniti Imolese: Bensaja, Rossi, Zanon, Bani, Annan.
Nella foto di Isolapress: Prestia… rovescia Simeri.