Progetto «Non si butta via nulla», nel 2022 donate quasi 14 tonnellate di cibo. E nel 2023 si prosegue
Grandi risultati per il progetto «Un s’bota veja gnet – non si butta via niente» tenutosi l’anno scorso. In totale, infatti, oltre 13.800 kg prodotti alimentari, di cui più di 1.000 kg di pasti pronti. La lotta allo spreco alimentare va così a braccetto non solo al concetto di sostenibilità ma anche e soprattutto con quello della solidarietà.
Le aziende che hanno aderito, si parla di Interspar Imola, Mensa Hera Imola, Ecu Imola, Clai, Crai di Sesto imolese, TeaPack, Pasticceria Dulcis Cafè, Naturasì, e Autodromo, donano infatti le eccedenze alimentari sono: con le attività connesse.
Gli enti no-profit del territorio che al momento sono stati coinvolti sono la Coop. Soc. Mano Tesa e l’Associazione No Sprechi Odv, che provvedono alla distribuzione delle eccedenze alimentari a famiglie in difficoltà, persone invalide e anziani.
Il progetto, vincitore nell’anno appena concluso tra l’altro del premio «Vivere a Spreco Zero» edizione 2022, è frutto del lavoro dei tre assessorati: Ambiente, Politiche Sociali e Sviluppo Economico, in collaborazione con il Gruppo Hera e Last Minute Market, società spin off dell’Università di Bologna.
Se il 2022 ha fatto da apripista, nel cosro di quest’anno l’azione si rafforzerà tramite dotazioni all’Associazione No Sprechi Odv. Il Comune di Imola ha infatti vinto il Bando Atersir con il quale ha previsto l’acquisto di materiali utili alla distribuzione. In particolare si tratta di 1 abbattitore congelatore di temperatura professionale, di 30 contenitori isotermici per il mantenimento delle temperature e 360 buste termiche per trasporto surgelati.
L’abbattitore sarà utilizzato per mantenere il cibo, consentendo così di conservarlo più a lungo. I contenitori isotermici e le buste termiche sono funzionali al trasporto del cibo ai destinatari in maniera tale da mantenere i cibi alla corretta temperatura.
Infine sarà organizzato un corso di formazione per 20 volontari.
«L’obiettivo è duplice: prevenire e ridurre la produzione di rifiuti alimentari e, allo stesso tempo, sostenere gli enti del territorio che assistono le fasce deboli della comunità» spiegano le assessore Elisa Spada (Ambiente e Mobilità Sostenibile) e Daniela Spadoni (Welfare) e l’assessore Pierangelo Raffini (Sviluppo economico). (r.cr.)
Nella foto d’archivio il momento della presentazione ufficiale del progetto