Accoglienza famiglie ucraine, Castello premiata con 15 mila euro per il progetto delle «3 C»
Si chiama «Ccc Castello Cibo Cultura» il progetto della Giunta Tinti premiato con un contributo regionale di 15mila euro per aver messo in pratica diverse iniziative per l’accoglienza attenta e l’inclusione delle famiglie ucraine.
Per quanto riguarda la «C» di cibo, una parte della somma è stata utilizzata per la parziale copertura della spesa sostenuta dal Comune per la mensa scolastica dei bambini ucraini che frequentano le scuole dell’infanzia ed elementari castellane, pubbliche e paritarie. «La comunità scolastica è il luogo-avamposto di civiltà, in cui si valorizzano i momenti di socialità e convivialità – afferma l’assessora alla Scuola e al Welfare Giulia Naldi -, e il momento della mensa scolastica assume un importante valore educativo, in particolare per l’accoglienza dei bambini ucraini, perché ha l’obiettivo di promuovere il valore dello “stare bene insieme».
Per la «C» di cultura, per favorire l’inclusione delle famiglie ucraine nella comunità, il Comune ha sostenuto alcuni progetti culturali e ricreativi e l’acquisto di libri. «L’obiettivo generale di accoglienza attenta e di inclusione delle famiglie ucraine nella comunità castellana – aggiunge l’assessore alla Cultura Fabrizio Dondi – viene perseguito anche attraverso la creazione di un circuito virtuoso che vede la collaborazione attiva di associazioni del terzo settore nell’ambito culturale, che permettano ai giovani ucraini di partecipare a corsi, laboratori e iniziative ricreative e culturali». Il Comune ha assegnato otto voucher cultura del valore di 200 euro ciascuno per le otto persone ucraine che partecipano a laboratori e progetti, e ha finanziato con complessivi 540 euro iniziative e spettacoli ai quali hanno partecipato profughi ucraini. In particolare, il laboratorio teatro e danza «Teen Lab», l’attività di teatro-musica e inclusione per adulti e l’attività ricreativa e culturale dell’associazione scout Agesci. Inoltre l’Amministrazione si è attivata fin dai primi mesi dall’arrivo dei profughi ucraini per acquistare libri in lingua ucraina e libri in Comunicazione Aumentativa e Alternativa. (r.cr.)
Veduta aerea di Castel San Pietro