Coronavirus, scende a 5 giorni l’isolamento dei positivi, prosegue l’obbligo di mascherina in ospedali e case di riposo
Con l’approvazione della legge 199 del 30 dicembre (la conversione del cosiddetto “decreto rave”) sono entrate in vigore le nuove procedure in tema di gestione del Sars-Cov2 che allentano ulteriormente le restrizioni nella gestione dei casi positivi, considerata l’attuale evoluzione del quadro clinico del Covid-19.
Prima cosa è stato eliminato l’obbligo di tampone negativo per uscire dall’isolamento. Inoltre l’isolamento scende a 5 giorni dal primo tampone positivo (molecolare o antigenico) sia gli asintomatici sia per coloro che si ammalano ma non presentano sintomi negli ultimi 2 giorni. E’ obbligatorio, a termine dell’isolamento, l’uso di mascherina Ffp2 fino al 10° giorno dall’inizio della sintomatologia o dal primo test positivo (nel caso degli asintomatici), ed è comunque raccomandato di evitare persone ad alto rischio o ambienti affollati. Queste precauzioni possono essere interrotte in caso di negatività a un test antigenico o molecolare.
Per i casi che sono sempre stati asintomatici l’isolamento potrà terminare anche prima dei 5 giorni qualora un test antigenico o molecolare effettuato presso struttura sanitaria o farmacia risulti negativo. Anche per gli operatori sanitari, se asintomatici da almeno 2 giorni, l’isolamento potrà terminare non appena un test antigenico o molecolare risulti negativo.
Scende a 5 giorni l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 al chiuso o in presenza di assembramenti per chi ha avuto contatti stretti con soggetti positivi.
Qualche precauzione in più per i soggetti immunodepressi, il cui isolamento potrà terminare dopo un periodo minimo di 5 giorni, ma sempre necessariamente a seguito di un test antigenico o molecolare con risultato negativo.
Il ministero della Salute, inoltre, con un’ordinanza ha prorogato fino al 30 aprile l’obbligo di indossare la mascherina in tutte le strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, le residenze sanitarie assistite (Rsa), gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, gli ambulatori e gli studi dei medici di medicina generale. Lavoratori, utenti e visitatori dovranno indossare i dispositivi di protezione per accedere.
Nel frattempo dal 31 dicembre l’app Immuni non è più disponibile negli store e non si potranno più ricevere allerta o nuove certificazioni Covid-19, la Piattaforma contact tracing digitale è in dismissione così come il numero 1500
Detto ciò, la situazione complicata in Cina con l’allentamento delle restrizioni e l’esplosione dei nuovi casi, ha portato anche all’ordinanza entrat in vigore il 29 dicembre con la quale il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha disposto per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina l’obbligo di tamponi e, in caso di positività, l’esecuzione di test molecolari per il relativo sequenziamento del virus. Chi è entrato in Italia dalla Repubblica Popolare Cinese nei 7 giorni precedenti il primo test positivo, potrà terminare l’isolamento dopo 5 giorni dal primo test positivo se asintomatici da almeno 2 giorni e negativi ad un test antigenico o molecolare. L’ordinanza resta in vigore fino al 31 gennaio. (r.cr.)