Papa Benedetto XVI e Imola, l’incontro con il sindaco Marchignoli e il concerto in Vaticano dell’Accademia pianistica
Oggi tutto il mondo piange la scomparsa del Papa emerito Benedetto XVI, morto in Vaticano all’età di 95 anni dopo una lunga malattia. Un Papa che, durante il suo Pontificato, ha avuto rapporti anche con la città di Imola. A partire dall’incontro in Vaticano, nell’ottobre del 2006, con l’allora sindaco di Imola Massimo Marchignoli (scomparso prematuramente nel marzo 2020) e tre anni più tardi, il 17 ottobre 2009 nella sala «Paolo VI», omaggiato dal concerto dell’Accademia pianistica Incontri con il maestro.
Un evento straordinario e una data che rimarrà per sempre impressa nella storia dell’Accademia e della città a cui hanno assistito, oltre al padre dell’Accademia pianistica Franco Scala, anche il sindaco Daniele Manca, il vescovo Tommaso Ghirelli e il vicepresidente dell’Accademia Alberto Domenicali. «Vorrei ringraziare e manifestare sentimenti di vivo apprezzamento soprattutto al maestro Franco Scala – disse in quell’occasione il Pontefice -, che vent’anni fa ha fondato tale benemerita istituzione musicale e continua a dirigerla con passione e talento. A lui va la mia gratitudine». Un omaggio davanti a cinquemila persone, che fece arrossire Scala, emozionato anche durante il discorso che ha aperto il concerto in onore di sua Santità della pianista Jin Ju e con i sette pianoforti d’epoca sul palco.
Al termine del concerto, dopo il discorso, Benedetto XVI ricevette in udienza i rappresentanti dell’Accademia e le autorità imolesi presenti. A sua Santità fu donato un prezioso libro in tedesco con meravigliose vedute di Roma, mentre il maestro Scala gli consegnò un volume con spartiti autografi di Haydn. Una perla assoluta. Il sindaco Daniele Manca invitò il Papa a Imola per una visita ricevendo in cambio un pregiato rosario.
Infine il saluto del maestro Scala. «Beatissimo Padre, La ringraziamo per averci permesso di offrirLe questo concerto eseguito da Jin Ju, una pianista dell’Accademia di Imola. Un’Accademia piccola che però ha avuto incoraggianti riconoscimenti internazionali.
Il fine della nostra scuola è aiutare i giovani di talento a realizzarsi nella difficile professione del concertismo. L’essere umano comunica con i suoi simili con la parola, che non sempre aiuta a tranquillizzarne dubbi e paure. Nel mistero dell’uomo esiste un’altra meravigliosa opportunità: comunicare le proprie emozioni più intense e profonde con la musica. Siamo felici, Santo Padre, di condividere con Lei e con questo meraviglioso pubblico un momento che rimarrà indelebile nei ricordi più veri e significativi della nostra vita. Grazie Santo Padre». (r.cr.)
Nella foto: l’incontro tra Papa Benedetto XVI e l’ex sindaco Marchignoli e tre immagini del concerto dell’Accademia pianistica nella sala Paolo VI in Vaticano