L’ex professore del Paolini Riccardo Fabbri e la magica foto con Pelè
Il mondo del calcio piange Pelé, scomparso oggi nella serata italiana all’età di 82 anni dopo una lunga malattia. Edson Arantes do Nascimento, l’unico capace di vincere tre Mondiali con il Brasile, il soprannome «O Rei» (il re) e gli oltre mille gol in carriera. Per molti il migliore della storia, nell’eterna lotta con Maradona. E così viene naturale pensare all’intervista fatta nel giugno 2017 all’ex professore del Paolini di Imola Riccardo Fabbri, figlio di Edmondo, ct azzurro degli anni ’60 ed ex allenatore tra le altre anche del Bologna, che Pelé lo incontrò davvero.
«Professore, veramente lei ha una foto con Pelè?» Iniziò più o meno così la scommessa, nel lontano 2005, tra il sottoscritto e Riccardo Fabbri, professore di Economia aziendale all’Istituto Paolini – Cassiano di Imola ora in pensione, ma ancora molto amato dai suoi ex studenti. «O Rei venne anche a Mantova con il Santos e lo ammirai dal vivo cinque o sei volte in tutto. Mi ricorderò sempre un suo tiro scagliato da fermo con una forza e una velocità incredibile che per un soffio non entrò in rete».
Ma come fa ad essere ritratto insieme a lui?
«Il Bologna, nell’estate del 1971, volò negli Stati Uniti e in Canada per una tournée ed io decisi di seguire mio padre. Ecco spiegata la foto insieme anche ad Altero Giampieretti, il re della pizza al taglio e fondatore dell’omonima catena di pizzerie, nonché tifoso bolognese doc».
Anche lei fa parte di quella schiera di sostenitori che definisce Pelè migliore di Maradona?
«Vidi giocare entrambi, così come Cruijff e Beckenbauer. Avendo dato i voti per una vita, se l’argentino vale 10, il brasiliano allora merita 10+».
Ovviamente alla fine la scommessa l’ho persa, ma questa è tutta un’altra storia. (Davide Benericetti)
Nella foto: da sinistra Riccardo Fabbri, Pelé e «Altero»