Mosaici, reperti e ricostruzioni 3D, la Domus del rasoio si trasforma in un museo
Nei giorni scorsi la Giunta del Comune di Imola ha approvato il progetto esecutivo riguardante i lavori di allestimento dello spazio destinato alla musealizzazione dello scavo archeologico a vista della «Domus del rasoio», con un investimento di 210 mila euro. Rinvenuta e parzialmente indagata una ventina d’anni fa durante i lavori di recupero del complesso architettonico, l’area archeologica della Domus del rasoio racchiude in sé testimonianze di più di duemila anni di storia imolese, a partire dai mosaici e dai reperti pertinenti a una domus romana di età imperiale.
L’ambiente della Domus, oltre ad essere il punto culminante del percorso espositivo della futura sezione archeologica, rappresenta la parte progettuale più avanzata dei più vasti e complessi lavori di riqualificazione dell’area del primo chiostro del Museo di San Domenico iniziati lo scorso anno. Con l’inizio dei lavori di allestimento museografico della Domus del rasoio prende il via l’ultima fase prima della sua apertura al pubblico, prevista per l’estate del prossimo anno. Progettato dallo studio Siroscape Architettura di Forlì, e in specifico all’architetto Camilla Fabbri, l’allestimento della Domus può vedere la luce anche grazie all’importante contributo recentemente concesso dalla Regione Emilia Romagna.
I lavori prevedono uno spazio fruibile lungo tutti e quattro i lati della sala attraverso passerelle sospese, dalle quali si potranno vedere l’area di scavo e i mosaici pavimentali appositamente restaurati e ricollocati in loco. Appoggiate al parapetto e addossate alle pareti alcune teche illuminate, pensate come piccoli scrigni, mostreranno i reperti rinvenuti durante lo scavo, e in particolare il celebre rasoio, cui sarà riservato un accento espositivo speciale. Ma l’intero allestimento ruoterà intorno alla proiezione di un video appositamente commissionato dai Musei Civici, per mezzo del quale la storia del sito archeologico verrà ripercorsa e descritta attraverso ricostruzioni in 3D. Durante la proiezione le varie porzioni dello scavo saranno sottolineate anche grazie a un sistema di illuminazione studiato in modo da coordinarsi con i contenuti del racconto. (r.c.)
Foto concessa dal Comune di Imola