Per la Caritas è sempre Natale: «Aiuti concreti alle persone disagiate e momenti di socialità con la comunità»
Da anni solidarietà a Imola fa rima con Croce rossa e Caritas diocesana. Un connubio importante per la realizzazione di numerosi progetti, tra cui Casa rifugio Sofia (via Poiano, 11), nata per contrastare l’emergenza dei senzatetto insieme ad Asp e Cooperativa sociale Solco.
«È un bellissimo progetto, un valore aggiunto per combattere il fenomeno delle persone senza fissa dimora e rappresenta una parte importante del loro percorso di riscatto sociale. Finanziato da fondi pubblici, ci permette di ampliare la disponibilità di posti letto per i meno fortunati» commenta il direttore della Caritas diocesana di Imola Alessandro Zanoni.
Caritas, da sempre, è molto attiva verso le persone disagiate cercando di diffondere sul territorio la cultura della solidarietà e promuovere l’autonomia delle persone in difficoltà. «Questo tramite soluzioni concrete come il Centro d’ascolto e l’asilo notturno, nato nel 2016 grazie al sostegno dell’8×1000, entrambi in via IX febbraio – precisa Zanoni -. Senza dimenticare la mensa sociale che garantisce almeno un pasto al giorno sei giorni su sette e l’emporio solidale, mentre per dare una mano a chi ha difficoltà abitative abbiamo cinque strutture con alloggi e una decina di appartamenti ad affitto calmierato. In più li aiutiamo con consulenze legali e psicologiche, a trovare lavoro e con sostegni economici».
Fondamentale però anche il contatto con la comunità. «Per questo organizziamo spesso momenti di socialità tra i senzatetto e la cittadinanza, per far sì che possano rafforzare la fiducia in loro stessi ed i più fortunati possano aprire gli occhi sul tema». (da.be.)
Approfondimenti, interviste e storie di Casa rifugio Sofia su «sabato sera» del 22 dicembre.
Nella foto: Alessandro Zanoni con alcuni partecipanti il mese scorso alla festa per la Giornata mondiale dei poveri