Mense scolastiche bio, quota più alta in Emilia-Romagna, fondi per i Comuni serviti da Solaris e per Medicina
Puntare sul biologico a partire dalle mense scolastiche senza però aumentare i costi a carico delle famiglie. E’ questo che finanzierà la Regione Emilia Romagna, leader nazionale in questo ambito, che ha ricevuto 1,24 milioni di euro dal Fondo nazionale per le mense scolastiche biologiche.
Un servizio di qualità che premia la salute degli studenti e l’economia delle famiglie e che vede coinvolto anche il territorio imolese. Nello specifico si tratta dello stanziamento di oltre 21 mila euro che riceverà il Comune di Medicina per proseguire in questa virtuoso approccio al mangiar sano partendo dalle giovani generazioni. Inoltre un fondo di 50 mila euro va anche alla società Solaris stazione appaltante per i Comuni di Ozzano Emilia, Dozza, Castel San Pietro e Monterenzio.
I fondi assegnati corrispondono a circa 8 milioni 800 mila pasti erogati nello scorso anno scolastico e sono calcolati in base al numero di beneficiari del servizio di ristorazione scolastica in ciascun ambito territoriale e relativi alle stazioni appaltanti che gestiscono le mense scolastiche biologiche, in possesso dei requisiti previsti dal decreto ministeriale.
«Queste sono risorse fondamentali per aumentare la qualità del servizio nella ristorazione scolastica – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi- senza incidere sull’economia delle famiglie, ma soprattutto per promuovere una maggiore consapevolezza rispetto all’alimentazione. Siamo la prima Regione in Italia per numero di pasti bio distribuiti nelle mense scolastiche, a conferma dell’impegno con cui da anni sosteniamo i principi dell’agricoltura biologica e l’utilizzo di prodotti sani». (r.cr.)
Nella foto di repertorio mense scolastiche imolesi