Sospetti aumenti unilaterali dei costi di luce e gas, istruttoria Antitrust anche per Hera. “Noi operato correttamente”
C’è anche Hera tra le società fornitrici di energia elettrica e di gas naturale sul mercato libero contro le quali l’Antitrust ha reso noto ieri di aver adottato un’istruttoria. A motivare le decisioni dell’Autorità garante della concorrenza ci sarebbero presunte modifiche unilaterali dei prezzi in violazione della Legge 142 (decreto Aiuti bis del 10 agosto). Le altre società sono Enel, Eni, A2A, Edison, Acea ed Engie. Ora dovranno sospendere l’applicazione delle nuove condizioni economiche mantenendo o ripristinando i prezzi praticati prima del 10 agosto. Nel contempo hanno sette giorni per difendersi e l’Autorità confermerà o meno i provvedimenti. Privati, condomini e microimprese interessati dalle comunicazioni di variazione delle condizioni economiche nelle sette big sono 7.546.963, di cui circa 2.667.127 avrebbero subito un ingiustificato aumento di prezzo.
Hera ha già dichiarato con una nota che: «Ritiene di poter dimostrare la correttezza del proprio operato». Inoltre, precisa «di avere sempre operato in modo conforme alle norme vigenti e nel pieno rispetto degli impegni contrattuali con i propri clienti, proponendo rinnovi delle condizioni economiche solo qualora le stesse fossero in scadenza».
Ad ottobre analoghi provvedimenti sono stati emessi nei confronti di Dolomiti, E.On, Iberdrola ed Iren. I controlli fanno seguito ad un’ampia attività preistruttoria svolta nei confronti di 25 imprese, dalla quale è emerso che circa la metà degli operatori interessati ha rispettato la legge evitando di modificare le condizioni economiche – dopo il 10 agosto 2022 – ovvero revocando gli aumenti illecitamente applicati. (r.cr.)