Perseguita la ex con messaggi e chiamate, a Imola braccialetto elettronico per un 39enne
I carabinieri di Imola hanno eseguito una misura cautelare agli arresti domiciliari con strumentazione di controllo a distanza (braccialetto elettronico), nei confronti di un 39enne italiano, indagato per atti persecutori. Il provvedimento cautelare, emesso dal Gip del Tribunale di Bologna, nasce da una richiesta della Procura della Repubblica di Bologna che ha coordinato le indagini dei militari.
La vicenda è nata quando una 40enne si era rivolta di recente ai carabinieri per denunciare l’ex compagno 39enne che, non accettando la fine della relazione sentimentale, terminata nel 2021, aveva iniziato a tormentarla con telefonate e messaggi dal tono sempre più minaccioso. A causa del comportamento violento dell’uomo, vi erano già state in passato delle vicende giudiziarie che gli avevano intimato di allontanarsi dalla casa familiare, ma lui, invece di comprendere la situazione e farsi da parte, dopo un periodo di tranquillità apparente, aveva ripreso a molestare la donna, tempestandola di telefonate (dalle 10 alle 40 al giorno) e messaggi vocali (circa 300).
A quel punto, la vittima, avendo compreso che la situazione era diventata pericolosa per la sua incolumità e soprattutto per quella dei suoi tre figli minorenni avuti con l’ex compagno, si è rivolta ai carabinieri che hanno avviato le indagini. Arrestato nella notte dell’8 dicembre, il 39enne è stato come detto sottoposto alla misura cautelare del giudice. (r.cr.)
Foto d’archivio