A Ozzano nasce l’idea di creare un primo cimitero interreligioso grazie a un progetto dell’Università
Il progetto per la creazione di un cimitero interreligioso, aperto quindi a sepolture che rispettano credi e confessioni religiose diverse fra loro, lo presenterà il Comune di Ozzano Emilia, in provincia di Bologna. Uno spazio che potrebbe prendere concretezza nel piccolo cimitero di San Pietro poco fuori Ozzano. Tutto nasce a seguito di un progetto studiato da un gruppo di studenti di Architettura dell’Università di Bologna, assieme ai loro docenti. Progetto che ha puntato non solo al restauro e alla conservazione delle strutture esistenti ma anche come riorganizzare e impostare gli spazi per accogliere sepolture di varie confessioni. Un esempio, come si legge nella nota dell’agenzia Dire che ha anticipato la notizia, potrebbe essere quello dell’orientamento verso la Mecca dei defunti musulmani. Ma si pensa anche a un’area dove piantare alberi e consentire di associare ogni pianta alle ceneri di un caro estinto. L’idea originale arriva da Pianoro dove una coppia di genitori, dopo la perdita di un figlio, aveva individuato un’area dove realizzare questo «cimiterino» che sarebbe il primo nel suo genere e darebbe risposta a un tema sentito da varie religioni. Poi è emersa la disponibilità di verificare la praticabilità del progetto a Ozzano. Da qui l’iter progettuale dell’Università di Architettura con la partecipazione a incontri estivi sui concetti di sepoltura e sul culto dei morti di differenti credi e culture, poi sul campo, con gli strumenti del mestiere hanno studiato l’area e come trasformarla.Per il professore e docente di restauro Andrea Ugolini, che assieme ai colleghi Matteo Agnoletto (composizione architettonica) e Filippo Piva (paesaggista) hanno coordinato il percorso «il cimiterino interreligioso si può fare e si potrebbe fare così. La proposta verrà esposta all’amministrazione di Ozzano in un evento online e, più avanti, ci sarà una presentazione dell’idea che coinvolgerà le varie confessioni religiose. La nostra – continua il docente – è una visione che cerca di dare concretezza a un’idea di comunità accogliente e aperta alle altre culture partendo dalla risignificazione e dal restauro di un piccolo cimitero abbandonato come quello di Ozzano» (r.cr.)
Nella foto dell’Agenzia Dire particolare del cimitero di San Pietro a Ozzano