Costi triplicati per l’Ausl, taglio ai consumi negli uffici
I costi energetici sono triplicati anche per l’Ausl di Imola. Il punto della situazione si farà a fine anno, anche a fronte delle scelte governative ed europee, ma ad oggi le previsioni parlano di oltre 11 milioni di euro contro i circa 3,6 milioni spesi nel 2021. «L’Ausl è una azienda energivora che non può risparmiare in modo sensibile sulle attività sanitarie» spiega la direttrice amministrativa Maria Teresa Donattini.
L’assessorato regionale alle Politiche per la salute ha messo a punto e inviato una serie di indirizzi «per l’uso razionale dell’energia» rivolti a tutte le Aziende sanitarie del territorio, Imola compresa. In pratica, l’Ausl è chiamata a distinguere le aree destinate all’erogazione dei servizi sanitari da quelle destinate ad altre funzioni, come uffici amministrativi, depositi, aree di attesa o commerciali. Nelle aree non sanitarie, andranno applicate le disposizioni pre- viste dal Decreto bollette del 7 ottobre sulla regolazione delle temperature e sulla riduzione delle ore giornaliere di riscaldamento per contenere i consumi di gas naturale «salvaguardando le condizioni di comfort dei pazienti». (l.a.)
Nella foto: l’ospedale vecchio a Imola