In alcuni comuni del circondario l’accensione dei termosifoni slitta al 7 novembre
Visto il permanere di una situazione meteorologica favorevole l’Amministrazione comunale di Imola ha deciso di prorogare il divieto di accensione degli impianti termici fino a domenica 6 novembre compreso. In questo modo sarà permesso l’accensione a partire da lunedì 7 novembre (in precedenza era stata fissata al 2 novembre). Stesso provvedimento, nel circondario, al momento preso anche da Castel San Pietro, Medicina, Ozzano e Borgo Tossignano.
«Questa ordinanza – spiega il sindaco Marco Panieri a giustificazione del documento firmato – rafforza l’attenzione dell’amministrazione per la qualità dell’aria. Infatti, gli impianti termici a uso civile costituiscono una rilevante fonte di emissione di elementi atmosferici inquinanti. Tuttavia – rimarca il primo cittadino – non c’è solo il tema ambientale, ma anche quello di risparmio energetico e di alleggerimento sui costi del bilancio Comunale. Non si vogliono trascurare le diverse esigenze che sappiamo esserci nell’ambito energetico e nelle sue declinazioni più concrete, però alcune attenzioni come quella avuta nell’emettere questa Ordinanza consentono di sbloccare risorse importanti per altre emergenze».
Ma non ci sono solo slittamenti e limitazioni. Lo conferma il sindaco che ricorda come «nel frattempo stiamo ragionando su ulteriori misure legate all’energia, considerando che investimenti più importanti che incideranno fortemente sul medio-lungo periodo come la riqualificazione degli edifici pubblici (cappotto, infissi, impiantistica ed efficientamento energetico) sono già in via d’attuazione. Penso a quanto dell’intero patrimonio immobiliare comunale, compreso l’ambito dell’Edilizia Residenziale Pubblica in virtù di un proficuo dialogo con Acer, si stia trasformando grazie ai fondi del Pnrr, del Superbonus 110% e del Fondo Complementare, con l’avvio di numerosi cantieri già attivati o in via di attivazione per concretizzare interventi proprio di questo tipo, lasciando abitazioni più belle, più funzionali e più sostenibili, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello economico». (r.cr.)