Guerra in Ucraina, anche il sindaco di Medicina Montanari a Leopoli insieme agli attivisti: «Qui per riannodare i fili dell’umanità che la guerra spezza»
C’è anche il sindaco di Medicina Matteo Montanari tra la delegazione di sindaci e attivisti del Mean (Movimento europeo azione nonviolenta) presenti in questi giorni a Leopoli. Obiettivo confrontarsi con gli amministratori di 25 Comuni dell’Oblast. A causa della guerra molti di questi piccoli-medi comuni hanno infatti dovuto accogliere decine di migliaia di profughi in arrivo dalla parte orientale del Paese. Alcuni hanno addirittura raddoppiato i loro abitanti trovandosi a dover gestire tutte le criticità legate alle necessità abitative, sanitarie e logistiche.
«Ho passato a piedi il confine tra Polonia e Ucraina per raggiungere la città di Leopoli – scrive Montanari -. Quello stesso confine che nei primi giorni della guerra è stato attraversato in senso contrario da oltre 5 milione di ucraini in fuga dall’avanzata delle truppe russe. Abbiamo incontrato amministratori e associazioni ucraine impegnate ogni giorno per dare risposte alle emergenze della guerra per concordare con loro i “Patti di azione nonviolenta”. Siamo qui per ascoltare le loro storie e le loro necessità e come ha detto il Presidente Mattarella, per cercare di “riannodare i fili dell’umanità che la guerra spezza”. Questa mattina poi ho sottoscritto il documento di collaborazione condiviso tra i Comuni e le Associazioni italiane e ucraine. Lavoreremo perché tramite Anci si possano promuovere “Patti di Azione Nonviolenta” tra i nostri territori e creare occasioni di scambio che contribuiscano alla costruzione di una visione comune». (r.cr.)
Foto dalla pagina Facebook del sindaco Montanari