Solidarietà della Commissione pari opportunità di Imola alle donne afghane e iraniane, il Comune modifica il Patto di amicizia con Ardakan. Panieri: “Condanniamo il regime degli Ayatollah”
Anche la Commissione Pari Opportunità del Comune di Imola ha aderito alla petizione che il Cisda (Coordinamento italiano sostegno donne afghane onlus) rivolge alle autorità europee e internazionali affinché l’occidente assuma una posizione chiara e di netta condanna verso la negazione dei diritti umani e la repressione delle libertà. Col «#Stand up with afghan women» l’associazione Onlus è da tempo impegnata con azioni concrete di solidarietà alle donne afghane. La petizione chiede in sostanza: il non riconoscimento del governo dei talebani, l’autodeterminazione del popolo afghano, il riconoscimento delle forze politiche afghane progressiste e la messa al bando do personaggi politici legati ai partiti fondamentalisti ed monitoraggio sul rispetto dei diritti umani.
Sulla drammatica situazione in Iran, dove sono in corso proteste popolari, soprattutto da parte di donne, in reazione alla morte della ragazza 22enne Mahsa Amini deceduta in ospedale dopo essere stata arrestata per aver infranto il rigido codice imposto alle donne che devono coprire i loro capelli in pubblico, il Comune di Imola “condanna con forza il regime autoritario degli Ayatollah, che schiaccia le libertà e affoga nella violenza le contestazioni” ha dichiarato il sindaco Marco Panieri.
Inoltre, come richiesto dal Consiglio comunale, la Giunta ha definito una proposta di modifica “dell’ormai decennale Patto di collaborazione” con la città iraniana di Ardakan, proprio in relazione al tema del rispetto dei diritti. “La nostra Città sarà sempre netta nel condannare qualsivoglia situazione in cui diritti umani, civili e politici siano messi in discussione – ha aggiunto Panieri -. È una convinzione che matura soprattutto dai nostri valori e dalla nostra storia, a cominciare dalla Medaglia d’Oro al valore militare per attività partigiana, e che si applica in ogni scenario globale, non solo all’Iran”. (r.cr.)
Nella foto: il Comune di Imola