Si presenta in banca e chiede soldi per la Croce Rossa, ex volontario denunciato per tentata truffa
Un 21enne residente nel circondario è stato denunciato dai carabinieri per tentata truffa aggravata e sostituzione di persona. Tutto è iniziato lo scorso 15 luglio quando il giovane, originario della Sicilia, si è presentato come volontario della Croce Rossa di Imola in una banca della città chiedendo un bonifico di 5.300 euro per pagare alcuni lavori di manutenzione effettuati su due ambulanze dell’associazione.
A quel punto l’impiegato ha voluto approfondire, chiedendo al 21enne la fattura dei lavori. Il giovane, però, non riuscendo a dare risposte adeguate, ha preferito desistere e andare via. La banca ha così raccontato quanto successo alla presidente dell’associazione Fabrizia Fiumi che l’indomani ha deciso di sporgere denuncia contro ignoti. Avviate le indagini i carabinieri, grazie alle testimonianze, alle telecamere di videosorveglianza e all’elenco dei volontari della Croce Rossa sono riusciti a risalire all’identità del giovane. I militari hanno così scoperto che il 21enne, già noto alle forze dell’ordine per una quindicina di truffe arrecate ai danni di altre associazioni ed enti fuori però dal circondario imolese, fino a tre anni fa era impegnato come volontario proprio nel comitato imolese della Croce Rossa.
Sull’accaduto, a poche ore dal diffusione della notizia da parte dei carabinieri, è intervenuta anche la presidente del comitato imolese della Croce Rossa, Fabrizia Fiumi. «Il giovane in questione è stato volontario e mai dipendente del comitato di Imola, dopo aver seguito regolare corso di base, per soli cinque mesi, dal 22 ottobre 2018 al 12 marzo 2019. Su sua esplicita richiesta è stato poi trasferito come volontario al comitato Cri di Bologna. Sull’accaduto posso dire di essere stata contattata da un funzionario di un istituto di credito di Imola che mi chiedeva conferma circa la disposizione di bonifico di €5.397,25, ricevuta telefonicamente poco prima da una persona (qualificatasi con un nome di fantasia), cifra che sarebbe dovuta servire per pagare con urgenza una fattura a una ditta meccanica di Modena in cui secondo il suddetto si trovavano in riparazione due autoambulanze della Cri di Imola. Risposi che nessuna ambulanza si trovava in officina a Modena e che non avevo disposto nessun movimento bancario. Il bonifico allora è stato bloccato senza che abbia arrecato alcun danno alle casse della Croce Rossa. Segnalata la vicenda al comitato regionale della Croce rossa italiana, ho appreso che lo stesso personaggio aveva tentato una truffa analoga al comitato di Cesena». (r.cr.)
Foto d’archivio