Elezioni 2022, tutto quello che si deve sapere per eleggere il nuovo Parlamento
Urne aperte domani dalle ore 7 alle 23 per eleggere i nuovi membri del Parlamento italiano. Si tratta del primo voto a seguito della riduzione del numero dei deputati (da 630 a 400) e dei senatori (da 315 a 200).
Chi può votare
Tutti gli elettori, dai 18 anni in su, potranno votare per entrambe le camere. Ai seggi si deve portare la carta d’identità o la patente e la tessera elettorale. In caso di smarrimento, deterioramento o esaurimento dei timbri, si può richiedere una nuova tessera all’ufficio elettorale del proprio Comune, che resterà aperto per tutta la durata delle operazioni di voto.
Le schede elettorali
A ogni elettore saranno consegnate due schede: una rosa per l’elezione della Camera dei Deputati, una gialla per il Senato della Repubblica. Sulle schede compaiono riquadri quanti sono i candidati per i collegi uninominali. I riquadri contengono a loro volta riquadri più piccoli contenenti: il nome del candidato al collegio uninominale, i simboli del partito o dei partiti coalizzati che lo sostengono con accanto la lista dei candidati in lizza per i collegi plurinominali.
Come si vota
I casi per esprimere un voto valido sono diversi. In primis quello di apporre una sola croce sul nome del candidato (uninominale): il voto avrà valore per il candidato stesso ai fini della sua elezione e verrà diviso tra tutte le liste che lo appoggiano in modo proporzionale e quindi in base alla percentuale ottenuta da ogni partito. Se il candidato è sostenuto da una sola lista il voto andrà interamente a questa.
Oppure si può tracciare la croce solo sul simbolo di un partito: in questo caso, il voto andrà alla lista prescelta, ma si estenderà anche al candidato uninominale che quella lista sostiene.
Il voto è valido anche se si tracciano due segni, uno sul nome del candidato uninominale e uno sul simbolo di una lista a lui collegata oppure su uno dei candidati della lista (proporzionale). In questo caso il voto andrà sia al candidato uninominale sia alla lista. Non esistendo però le preferenze e poiché l’elezione avviene in ordine di lista, tracciare un segno sul nome di un candidato non avrà alcun effetto.
Non è invece valido il voto disgiunto: se si pone un segno su un candidato uninominale e uno sul simbolo o sulla lista di un partito non collegato a quel candidato, il voto sarà dichiarato nullo.
In ospedale o quarantena
Chi è ricoverato in ospedale o in altre strutture e chi sottoposto a quarantena o isolamento può votare dopo aver richiesto e ricevuto una apposita attestazione dall’ufficio elettorale del Comune di residenza. Il presidente di seggio, con uno scrutatore e il segretario, si recheranno al suo domicilio per la raccolta del voto. Per informazioni:rivolgersi all’ufficio elettorale del proprio Comune.
Voto assistito
Chi è impossibilitato a votare personalmente a causa di un’infermità come cecità o paralisi, ha il diritto di essere accompagnato in cabina elettorale da un altro elettore, dietro presentazione di un certificato medico rilasciato da un medico funzionario dell’Ausl. (r.cr.)
Nella foto di archivio (Isolapress) un seggio elettorale