Tavolo di crisi in Regione con sindacati e imprese contro il caro energia, a ottobre via a tre bandi da 45 milioni di euro
La Regione scende in campo per una strategia comune con le parti sociali per far fronte all’emergenza del caro-energia, ai pesanti rincari delle materie prime, alle esigenze di aziende e famiglie e promuovere un rapido rinnovamento sulle energie rinnovabili.
Per far questo è stato istituito un tavolo operativo sull’impatto dei costi dell’energia sul sistema delle imprese e del lavoro che si è riunito in viale Aldo Moro e al quale hanno partecipato il presidente Stefano Bonaccini, il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, l’assessore alle Attività Produttive, Vincenzo Colla, e i rappresentanti di sindacati e associazioni imprenditoriali.
Tra i primi provvedimenti previsti dalla Regione, presentati al Tavolo permanente di lavoro, anche incentivi per l’efficientamento energetico.
Diverse le proposte avanzate, tra cui:
In Regione verrà istituita una task force dedicata alle fonti rinnovabili, che sarà messa al servizio degli enti locali e dei territori. L’obiettivo che si è posta la Regione è la produzione 2.500 Mega Watt da rinnovabili in Emilia-Romagna in più entro il 2026.
Saranno promossi tre bandi regionali per un totale di 45 milioni di euro per contributi per la riqualificazione energetica e l’introduzione di rinnovabili: 15 milioni saranno destinati a fondo perduto per le piccole e medie imprese emiliano-romagnole e alla costituzione di Comunità energetiche rinnovabili, un altro da 30 milioni dedicato ad enti pubblici per la riqualificazione del proprio patrimonio edilizio.
Entro ottobre, si concluderà l’iter di approvazione del Piano triennale di attuazione 2022-2024 del Piano energetico regionale 2030 che prevede altri 190 milioni di euro di investimento.
«Di fronte al rischio di una crisi sociale senza precedenti, sentiamo l’urgenza di accelerare e decidere subito provvedimenti e risorse per far fronte a questa emergenza – ha sottolineato Bonaccini -. Come sempre, seguendo il metodo di lavoro che ci siamo dati con il Patto per il Lavoro e per il Clima, lo facciamo insieme, unendo i rappresentanti di parti sociali e datoriali, convinti che un messaggio di unità e condivisione sia il più efficace possibile anche per rilanciare le nostre richieste al Governo nazionale e alla Commissione europea. Ma l’Emilia-Romagna è pronta a fare la propria parte – ha proseguito – ci siamo impegnati a finanziare in tempi brevi un piano senza precedenti di installazione di impianti a energia pulita, che coinvolga il mondo produttivo e il sistema degli enti locali».