I residenti nel circondario (tranne quelli della vallata) e Ozzano possono chiedere incentivi per sostituire caldaie, stufe e camini
Puntare all’efficientamento energetico con l’occhio rivolto alla qualità ambientale. Con queste direttrici la Regione stanzia 11,5 milioni, per il prossimo triennio, per permettere alla famiglie di cambiare stufe e camini, quindi dispositivi di calore a biomassa, fortemente inquinanti con nuovi impianti di riscaldamento di ultima generazione. Questo sostegno economico può arrivare a coprire l’intero costo dell’operazione. La domanda è possibile effettuarla fino 31 dicembre.
Le risorse a disposizione per l’annualità 2022 ammontano a 3 milioni e 105mila euro, che si aggiungono ai 3,5 milioni del 2021 e ai quasi 5 milioni per il 2023, per uno stanziamento complessivo di 11,5 milioni di euro per il triennio. Fondi destinati al ricambio di impianti di calore alimentati a biomassa legnosa come camino aperto, stufa a legna/pellet, caldaia a legna/pellet, di potenza inferiore o uguale a 35 kW e con classificazione emissiva fino a 4 stelle con nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore.
Il provvedimento è rivolto ai cittadini residenti nei comuni dell’Emilia-Romagna già assegnatari del contributo del ‘Conto termico’ – il fondo per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e abitazioni – da parte del Gestore Servizi Energetici, che decorreva dal 7 gennaio 2021. Nel nostro territorio interessati gli abitanti dei comuni della pianura est (Imola, Castel Guelfo, Mordano, Medicina, Castel Guelfo, Dozza) e dell’agglomerato di Bologna (Ozzano Emilia). Esclusi quindi i residenti in Vallata.
L’incentivo regionale consiste in una percentuale aggiuntiva rispetto a quella rilasciata dal GSE e può coprire fino al 100% della spesa ammissibile. Sono ammesse le spese relative all’acquisto e all’installazione di nuovi generatori in sostituzione di quelli obsoleti, ma non i casi di nuova installazione. Gli incentivi saranno erogati ai richiedenti in possesso dei requisiti fino a esaurimento fondi e secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande. (r.cr.)
Nella foto di archivio un esempio di vecchio camino che può essere rinnovato