Bando servizi educativi: protesta in piazza a Imola, il Comune cerca di rassicurare: «Vigileremo su qualità e tutela dei lavoratori»
Un centinaio ieri mattina in piazza Matteotti a manifestare per l’esito del bando dei servizi educativi fatto dal Circondario di Imola per i Comuni. Nei cartelli racchiuse delusione, preoccupazione e rabbia: «L’educazione non è in svendita» e «Stop al ribasso della qualità». Una protesta spontanea organizzata dai lavoratori (per la gran parte lavoratrici) delle cooperative Solco e Seacoop, che si sono viste sfumare i tre lotti più sostanziosi delle attività scolastiche di sostegno alla disabilità e alla mediazione per Imola, Castel San Pietro e Medicina.
Il sindaco Marco Panieri e il vicesindaco ed assessore alla Scuola, Fabrizio Castellari, insieme al dirigente del settore Scuole, Stefano Lazzarini hanno ricevuto una delegazione dei lavoratori, accompagnati dalla vice presidente dell’Apei, l’Associazione pedagogisti ed educatori italiani. Un incontro durato oltre due ore.
“Il Comune non si sottrae al confronto – ha sottolineato il sindaco Panieri -. Garantiamo fin da ora l’ascolto e la piena collaborazione alle famiglie ed ai lavoratori e non faremo mai mancare la nostra attenzione rispetto alla qualità del servizio erogato alle famiglie e alla piena tutela dei lavoratori. Vigileremo, anche attraverso i nostri uffici, per garantire la qualità dei servizi e la piena corrispondenza con l”offerta ed il progetto definito con il bando. A noi interessa la qualità dei servizi e dal momento che parliamo di assistenza ai bambini questo diventa ancora più importante. Pertanto, sono pronto a ricevere da famiglie e lavoratori eventuali segnalazioni, per accompagnarli nella soluzione delle problematiche che dovessero emergere”.
Da parte sua il vicesindaco Fabrizio Castellari ha aggiunto: “Allo stesso modo, vigileremo affinché il soggetto che si è aggiudicato la gara rispetti e applichi, anche tenendo conto dell’accordo siglato dalle organizzazioni sindacali, tutti gli impegni contenuti nel bando, a cominciare dalla piena applicazione delle tutele e delle garanzie per il personale (cioè gli educatori e le educatrici) che deciderà di passare a lavorare con il nuovo soggetto che ha vinto il bando”.
Castellari ha ribadito anche quanto detto nei giorni scorsi, ovvero che “non compete al Comune definire chi partecipa ad un bando di gara e chi lo vince, in questo le leggi sono chiarissime: farlo significa commettere un reato”. (r.cr.)
La protesta in piazza (Isolapress)