I servizi educativi di Imola, Castello e Medicina passano di mano, dura presa di posizione di Alleanza delle cooperative
L’aggiudicazione del bando sui servizi educativi, assistenziali e di mediazione scolastica del Comune di Imola da parte del Consorzio Blu di Faenza, e l’analogo bando per Castel San Pietro e Medicina aggiudicato alla coop Quadrifoglio di Pinerolo, ha creato polemiche e timori.
In particolare a Imola, sede delle due coop, Seacoop e Consorzio Solco, che storicamente hanno sempre gestito i servizi. Malumore generale che parte, ovviamente, dai lavoratori stessi (circa 300) e delle due cooperative imolesi che si vedono portare via milioni di fatturato. A questi si aggiungono la preoccupazione delle famiglie per la continuità e la qualità dei servizi.
Durissima la presa di posizione di Alleanza della Cooperative di Imola che con una nota ufficiale sottolinea la preoccupazione «per il metodo applicato per le aggiudicazioni di servizi. Nel determinare l’esito della gara infatti è l’elemento del prezzo ad incidere in modo decisivo, ribaltando la valutazione sulla qualità nel quale le cooperative del territorio risultavano ampiamente in vantaggio, rispetto alle aziende aggiudicatarie in alcuni dei lotti».
«Ci preme sottolineare – aggiungono – anche la problematicità che si verrà a creare per il fatto che circa trecento lavoratori si troveranno in pochissimi giorni nella condizione di scegliere tra due opzioni. Ciascun lavoratore dovrà decidere se rimanere nella sua attuale cooperativa, dove spesso è anche socio e dove da anni si sta reciprocamente investendo nella sua professionalità o accettare l’offerta di lavoro della cooperativa subentrante, alla quale non è legato se non dall’opportunità di continuare un lavoro».
Non solo. «Anche gli istituti scolastici – avvertono le cooperative – potrebbero essere costretti a rinunciare a professionisti che da anni lavorano con loro oppure potrebbero mantenerne una parte, ma con una organizzazione di supporto diversa». Infine «Il tema del disagio per le famiglie e dei minori fragili è fondamentale per l’Alleanza delle Cooperative di Imola ed è il principale, perché il servizio oggetto di gara è pensato per loro».
Per tutto questo chiude l’Alleanza «la decisione di bandire una gara che premia il prezzo rappresenta una scelta dell’Amministrazione e non un obbligo dettato da qualche norma e ha creato le condizioni del cambio di gestione proprio a ridosso della partenza della scuola». (r.cr.)