Bando servizi educativi: accordo sulla continuità lavorativa a Imola, Cgil e Cisl firmano, Uil no
Dopo oltre dieci ore di confronto i sindacati hanno “messo una prima importante ”pezza” su una situazione che rischiava di diventare drammatica dal punto di vista occupazionale e della salvaguardia dei servizi sul territorio”. Così i sindacati di categoria della cooperazione di Cgil e Cisl hanno motivato l’accordo siglato nella tarda serata di giovedì con i vertici del Consorzio Blu, la realtà faentina che è risultata aggiudicataria del servizio educativo per il Comune di Imola. Di diverso avviso Uil Fpl – Uiltucs che hanno preferito di non firmare il verbale.
L’aggiudicazione della gara, divenuta ufficiale il 29 agosto scorso, ha lasciato spiazzate e interdette le altre coop. sociali del territorio che da anni si occupavano del servizio, Seacoop e Solco, con corollari di timori e polemiche. Soprattutto con l’eventualità molto concreta che le circa 200 persone che fino ad ora si sono occupate dei servizi possano rimanere a casa.
Il verbale di accordo sottoscritto ora su Imola “prevede la continuità lavorativa sui servizi e il mantenimento delle condizioni contrattuali attualmente riconosciute, ovvero parità di salario, inquadramento e articolazione oraria. Un passaggio non scontato in questa situazione, nonostante la garanzia prevista dall’art. 37 del Contratto nazionale, a causa anche della ristrettezza di tempi in cui siamo stati costretti a lavorare che avvantaggia sempre il potere contrattuale delle cooperative” sottolineano i due sindacati. E un”analoga trattativa ora dovrà essere fatta con la coop. Quadrifoglio che a sua volta ha vinto l”appalto su Medicina e Castel San Pietro.
Ma Cgil e Cisl non mancano di ricordare che al centro della questione non c’è una semplice tutela del lavoro e salvaguardia dei servizi. “Il cambio appalto ha provocato una doverosa discussione anche circa la metodologia adottata dal Circondario Imolese per l’assegnazione: la formula utilizzata valuta in modo determinante l’offerta economica facendo passare in secondo piano il progetto di qualità presentato dalle cooperative e società che hanno partecipato alla gara. Il non tenere conto in modo prioritario alla qualità del servizio ha penalizzato soggetti gestori molto radicati sul territorio con il rischio di possibili problemi sul tessuto produttivo locale”
“Ora deve proseguire un lavoro di attento monitoraggio a partire dai prossimi giorni quando partiranno la maggioranza dei servizi educativi oggetto di appalto e un lavoro politico che deve approfondire le ragioni per le quali in questo territorio prevalgano ancora scelte sull’affidamento dei servizi che premiano in modo prevalente il ribasso economico, nonostante i protocolli sottoscritti e gli impegni assunti negli ultimi anni”.
“Il 9 settembre – avvertono i due sindacati – al vertice sul tema dei servizi scolastici ed educativi in Città Metropolitana porremo il tema alle Istituzioni”. (r.cr.)