A Imola investimento da 3 milioni di Atersir, il depuratore Gambellara sarà collegato al Santerno
All’inizio di agosto Atersir ha aggiornato il Piano operativo degli interventi nel bacino idrico di Bologna per l’anno 2022-23. Un pacchetto complessivo di ben 105 milioni di euro, previsti dall’Agenzia di regolazione dei servizi pubblici locali ambientali della Regione, tra adeguamenti della rete fognaria e di acquedotto, nuovi depuratori, potenziamento collettori e miglioramento degli impianti per aumentare la qualità del servizio idrico.
Fra le novità più rilevanti c’è il collegamento del depuratore Gambellara al depuratore Santerno, significa un investimento su Imola di 3 milioni di euro. La rete fognaria a Imola è lunga oltre 289 km ed è servita da due impianti di depurazione: il Santerno e il Gambellara. Il primo è un impianto a fanghi attivi che tratta liquami di tipo civile e industriale provenienti da Imola, Dozza, Casalfiumanese, Borgo Tossignano, Fontanelice e dalle frazioni di Ponticelli e Fabbrica. Complessivamente copre circa 75 mila abitanti. Anche il Gambellara è a fanghi attivi e tratta liquami di tipo civile e industriale della rimanente parte di Imola e Dozza, in tutto circa 30 mila abitanti. «L’intervento di collegamento tra il Gambellara e il Santerno, che porterà alla dismissione del primo, rientra in una strategia generale di Hera di centralizzazione dei trattamenti depurativi sugli impianti di maggiore potenzialità, che per questo garantiscono performance di trattamento delle acque più efficaci e una razionalizzazione del sistema» spiegano da Hera con una nota.
L’inizio della progettazione per il collegamento, attraverso una nuova condotta, è previsto entro il 2023 e la sua realizzazione sarà successiva ad un intervento di potenziamento del depuratore Santerno. (r.cr.)