Quando Niccolò Ghedini comprava il pane a Castel del Rio
L”avvocato Niccolò Ghedini è morto il 17 agosto all”ospedale San Raffaele di Milano dove era ricoverato. Aveva 63 anni ed era malato di leucemia. Ghedini è stato a lungo il legale di fiducia dell”ex premier Silvio Berlusconi e dal 2001 parlamentare con Forza Italia. Nel numero di «sabato sera» del 16 maggio 2009 pubblicammo un articolo che raccontava di come a Castel del Rio l”avvocato fosse stato visto più volte.
Di seguito riportiamo il testo pubblicato sul settimanale cartaceo.
Niccolò Ghedini nella Vallata del Santerno
L’avvocato di Berlusconi
e le sue terre a Visignano
La moglie dell’onorevole del Pdl e legale del premier, proprietaria di una tenuta agricola
sopra Castel del Rio. Lo stesso Niccolò visto a far spesa nel comune alidosiano.
Niccolò Ghedini è il legale di Silvio Berlusconi. Incontrare Ghedini a comprare il pane a Castel del Rio sicuramente fa un po’ impressione, ma alcuni cittadini alidosiani lo hanno riconosciuto più di una volta. Normale visto che la sua attività politica lo porta spesso in televisione. Parlamentare da tre legislature (Camera, Senato e ora di nuovo Camera) è componente della commissione Giustizia presieduta dalla sua collega, di partito e di professione, l’altrettanto nota Giulia Bongiorno. Ghedini, oltre che legale di Berlusconi, è fra gli estensori di molte leggi che hanno riguardato la giustizia e che molte polemiche hanno sollevato per i loro contenuti che, è il rilievo delle opposizioni e di gran parte della magistratura, favorivano Berlusconi e uomini a lui vicini.
Le recenti vicende coniugali del Premier porteranno altra notorietà e visibilità al suo studio legale, dove operano anche le sorelle Ippolita e Nicoletta Ghedini. Il duello mediatico tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario è già esploso ma, è quasi certo, Porta a Porta e Matrix non ci faranno mancare aggiornamenti televisivi sulla vicenda, probabilmente non appena passate le elezioni. Le lettere della moglie ai quotidiani, la risposta di Silvio nel salotto televisivo di Bruno Vespa sono solo le prime bordate di una battaglia legale che lo stesso Ghedini dice di voler evitare: «Chiunque di noi auspica principalmente una riconciliazione, come deve fare qualunque avvocato e qualunque amico. Insomma, che non ci sia proprio il divorzio. Ovviamente, se si dovesse andare avanti con l’istanza di separazione, abbiamo tutte le intenzioni che questa sia consensuale, quindi senza dover passare attraverso una separazione giudiziale», ha detto parlando con il quotidiano online Affaritaliani.it.
Ma ormai i processi si giocano molto in televisione e meno nelle aule dei tribunali. Non è un bene, ma è così.
Torniamo ai negozi di Castel del Rio dove Niccolò Ghedini è stato visto in qualche occasione. Cosa ci faceva? La spesa, ovviamente. La ragione per cui si trovava lì e non in una bottega di Padova (città natale dove tuttora vive) o di Roma è presto detta: lui ha acquistato dei terreni nella vallata del Santerno.
Per essere corretti, la proprietà fa capo alla moglie di Ghedini, Monica Merotto che ha acquisito pochi mesi fa oltre 300 ettari di terreno che si estendono da località Monti a Visignano. Per arrivarci si può salire la statale Montanara e imboccare, tra Moraduccio e Coniale, la strada che conduce a Monti. Tutti i terreni si trovano nel territorio di Firenzuola, ma Castel del Rio è a due passi.
La famiglia Merotto Ghedini è impegnata nell’attività agricola con terreni e proprietà in altre regioni (Veneto e Toscana). L’acquisto della proprietà nei pressi di Visignano arriva dopo che era stata acquistata anche un’altra proprietà distante pochi chilometri. Si tratta dell’ex comunità di recupero gestita da don Gelmini nel territorio di Casola Valsenio. Il terreno e gli immobili si trovano a Baffadi, 14 km. da Casola. Tre casali (Frassineta, Pioppeto e Faggeto) che la comunità Incontro aveva acquistato nel 1990 per farne una delle sue sedi. Si era sviluppata un’azienda agricola importante capace di ospitare oltre 200 animali (pecore e mucche) e dal valore di un milione e 350 mila euro. Negli anni la diminuzione degli ospiti della comunità di recupero per tossicodipendenti ha reso difficile il mantenimento dell’azienda che era stata ceduta appunto ai Ghedini.
Ora gli interessi agricoli e di allevamento della famiglia padovana si sono spostati a Visignano. Il terreno di proprietà e quelli affittati portano a circa 400 ettari la disponibilità di terre che vengono coltivate a cereali e fieno. E’ già stato ristrutturato anche un primo casetto ma sembra che le intenzioni dei proprietari siano di completare il recupero di alcuni ruderi e delle stalle che ospitano i capi di bestiame che completano l’azienda. I lavori, come la recinzione che è stata alzata attorno alla proprietà, segnalano di un interesse effettivo a sviluppare l’attività e non lasciano supporre una mera operazione immobiliare.
Nei pressi della proprietà passa anche l’Alta velocità ferroviaria e non lontano da lì, a Castelvecchio, sarà ricavato un invaso che dovrà raccogliere l’acqua per alimentare il torrente Diaterna durante l’estate ed evitare le secche eccessive di un corso d’acqua penalizzato dai lavori per far passare i treni veloci della linea Bologna – Firenze.
(Paolo Bernardi)
un posto stupendo dove la proprietà ha restaurato una villa magnifica