A Pontesanto, Bubano e Belfiore uno studio per risparmiare acqua
La crisi del clima che stiamo vivendo conferma l’urgenza di una transizione verso le fonti rinnovabili. Hera, la multiutility dell’energia, nel report della sostenibilità «Energie per il clima» ha ribadito il proprio impegno in questo senso: l’82% dell’energia elettrica usata dal Gruppo per le proprie attività è già rinnovabile ed entro il 2030 punta a scendere sotto il 37% delle emissioni climalteranti.
Fra le azioni per raggiungere lo scopo si inserisce la nuova illuminazione della centrale di cogenerazione di Imola che propone uno skyline colorato e con meno emissioni. Il nuovo sistema di illuminazione della centrale in via Casalegno da poco attivato ha ridotto i consumi di oltre l’80%, pari a un risparmio di circa 15 tonnellate all’anno di petrolio e ad una riduzione delle emissioni di oltre 22 tonnellate di CO2.
Un secondo progetto attivo ad Imola nasce dalla collaborazione tra Hera e l’Università Federico II di Napoli, attraverso il Centro servizi metrologici e tecnologici avanzati, che stanno portando avanti l’analisi dei consumi energetici del sistema idrico locale e l’individuazione di soluzioni per ridurli. Grazie alla collaborazione in atto, verranno verificate le potenzialità di recupero energetico a partire dalle centrali di potabilizzazione Pontesanto, Bubano e Belfiore (in via Cipolla), saranno individuati scenari tipici del funzionamento della rete di distribuzione in corrispondenza di diverse condizioni di utilizzo e definiti indici di efficienza energetica com- plessiva del sistema e dei singoli impianti. Successivamente saranno formulate proposte d’inter- vento per migliorare gli indici di efficienza energetica, e di conseguenza ridurre i consu- mi, ad esempio stabilendo il livello minimo di pressione necessario per fare funzio- nare in maniera ottimale il sistema, con il doppio beneficio di diminuire anche i casi di guasti lungo la rete (la pressione è tra i fattori critici). (r.e.)