West Nile virus, due casi tra Imola e Castel Guelfo, un 74enne in ospedale. L’Ausl: “Intensificare le precauzioni”
Sono più che raddoppiati in Italia i casi di infezione da virus West Nile. A dirlo è stato l”Istituto superiore di sanità ieri. Confermati un centinaio di casi, di cui circa la metà nella forma grave neuro-invasiva (una ventina in Emilia-Romagna, il resto tra Veneto, Piemonte e Lombardia).
Oggi l”Azienda usl di Imola rende noto che ci sono anche due persone del circondario. Un 48enne di CastelGuelfo, del tutto asintomatico, la cui positività è emersa casualmente attraverso un controllo ematico di routine e un imolese di 74 anni ricoverato al Santa Maria della Scaletta con una forma lieve di meningite virale.
L”anziano è stato ricoverato a seguito di un accesso al Pronto soccorso del 3 agosto scorso. La diagnosi è di meningite virale e le sue condizioni cliniche sono stabili e sotto controllo.
Il West Nile virus è oramai endemico, presente in maniera stabile, nella nostra Regione e in quelle del bacino padano. Quest”anno la circolazione tramite le zanzare portatrici (le Culex, ovvero la zanzara comune) è iniziata leggermente prima rispetto alle stagioni precedenti.
L’Ausl un mese fa ha chiesto ai Comuni – che hanno già ottemperato – l”emanazione di una ordinanza contingibile e urgente nella quale si dispone, tra le altre cose l’obbligo da parte degli organizzatori di manifestazioni all’aperto e in orari serali di effettuare trattamenti adulticidi per il tramite di ditte specializzate. Inoltre i titolari di bar e ristoranti che dispongono di spazi di somministrazione all’aperto, sono invitati ad adottare le medesime misure di contrasto.
Anche i cittadini devono proseguire gli interventi nelle proprie aree. Inoltre la Culex si muove al crepuscolo quindi l’Ausl consiglia di utilizzare repellenti sulle parti scoperte del corpo ed è consigliabile vestirsi di sera possibilmente con colori chiari, indossare pantaloni lunghi, maglie a maniche lunghe. E in casa utilizzare zanzariere, condizionatori o apparecchi elettroemanatori di insetticidi liquidi o a piastrine (con le finestre aperte).
Il West Nile si sviluppa fra alcune specie di uccelli e le nostre zanzare comuni (Culex). L”uomo, come pure i cavalli, viene occasionalmente infettato tramite punture di zanzare e non è in grado di trasmettere l”infezione ad altre zanzare, né ad altre persone.L”infezione viene trasmessa all”uomo dalle zanzare del genere Culex (quella comune), decorre in modo asintomatico nella maggior parte dei casi, ma può anche presentarsi con febbre, cefalea, e altri sintomi lievi a risoluzione spontanea o, sporadicamente, manifestarsi con forme più gravi che interessano il sistema nervoso centrale (meningite, meningoencefalite).
Il virus può essere pericoloso soprattutto in pazienti già debilitati. Come accadde nel 2018 quando vi fu una vera e propria piccola epidemia con un centinaio di casi in Emilia Romagna,una quindicina nel nostro circondario con vari ricoveri e una vittima a Castel San Pietro. (r.cr.)